In viaggio a tempo indeterminato/264: buoni propositi per il 2023

Dai ammettiamolo, tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo fatto una lista dei propositi per il nuovo anno.
È bello scriverla e poi andare a rileggerla a fine anno per vedere che cosa è successo.
Io, in passato, nella mia lista mettevo sempre obiettivi più o meno raggiungibili.
Del tipo:
- Fare un viaggio in un nuovo Paese;
- Imparare a cucinare un piatto esotico;
- Leggere almeno un libro al mese;
Cose semplici, utili di certo, ma nulla di troppo grande o impegnativo.
Qualche giorno fa, però, proprio prima che finisse l'anno, ho letto una frase che mi ha fatto molto riflettere.
"Quanto grande sogneresti se sapessi che ce la puoi fare?"
Wow! Ho pensato.
È assolutamente vero.
Sognare in piccolo è come non credere di potercela fare a cambiare le cose.
È come tuffarsi in piscina con il salvagente anche se si sa nuotare.
Quando siamo bambini lo sappiamo fare bene.
Io sognavo di fare la ballerina, la cantante o l'archeologa e credevo di potercela fare nonostante fossi decisamente scoordinata e alquanto stonata.
I bambini sognano di fare le astronaute, i calciatori, di volare su un unicorno o mangiare solo caramelle. Non hanno limiti quando sognano.
Crescendo poi ce lo dimentichiamo che i sogni sono tali proprio perché ci sembrano irraggiungibili.
E così iniziamo a ridimensionarli forse per non rimanere delusi nel caso non dovessero diventare realtà.
Se penso al mio sogno più grande, però, mi accorgo che lo sto realizzando proprio perché non ho pensato fosse troppo per me.
Ho sognato di vivere viaggiando e lo sto facendo, da ormai 5 anni.
Quindi stavolta voglio provare a sognare davvero in gigantesco.
Ecco i miei sogni per il 2023.


1) Poter viaggiare senza confini.
Non perché viaggerò ovunque, ma semplicemente perché i confini non esisteranno più.
Sogno che nel 2023 capiremo tutti che quelle righe immaginarie che ci dividono sono stupide e le cancelleremo dalla mappa una volta per tutte.
E saremo liberi di spostarci e viaggiare perché il mondo sarà la casa di tutti.
Non ci sarà più bisogno di fare le guerre perché tutte le risorse saranno di tutti e basteranno per tutti.

2) Poter assaggiare almeno un piatto nuovo alla settimana e diventare immune al piccante.
Per chi ama mangiare, come la sottoscritta, l'idea di poter assaggiare piatti nuovi così spesso è un sogno.
Ma soprattutto la parte più difficile è superare certi limiti. Gli insetti, ad esempio, io non riesco a vederli come un cibo invitante. In certi Paesi, invece, ho visto persone sgranocchiare voracemente cavallette, come fossero le più golose delle patatine.
Vorrei avere il coraggio di assaggiare tutto, o quasi.

3) Scrivere un libro seduta a una scrivania in una casa fronte mare con il rumore delle onde in sottofondo, mentre i delfini saltano tra le onde.
E rendere quel libro un bestseller internazionale per riuscire a realizzare facilmente anche gli altri punti della lista.

4) Imparare a parlare tutte le lingue del mondo per riuscire a rompere le barriere linguistiche ed entrare davvero in contatto con le persone incontrate in viaggio.
Poter ascoltare le loro storie e percepirne anche le sfumature.

5) Poter tornare in Iran e trovarlo un Paese nuovo e fatto su misura per il suo fantastico popolo. E poi rimanere estasiata davanti alle meraviglie dell'Afghanistan e prendermi un te in un caldo pomeriggio siriano. (realizzati i punti 1 e 4 questa diventa semplice)

6) Non vedere in nessun Paese del mondo, un bambino lavorare perché tutti sono impegnati a realizzare i loro giganteschi sogni.

Questo è quello che sogno per questo 2023. Sì, lo so, l'ho fatto in grande, anche perché gli insetti io proprio non li posso vedere.
Ma ho capito che non posso aspettarmi che qualcosa succeda se non sono io la prima a immaginarlo.
Voglio crederci, voglio credere che questo 2023 sarà un anno speciale e per una volta provare la stessa emozione che provavo quando mi immaginavo di fare la ballerina.
Angela (e Paolo)
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