Partecipate: momento delicato per Seruso, 'nuova' governance per Linee Lecco
Dopo la discussione in commissione (QUI), anche il consiglio comunale di Lecco si è soffermato sulla ricognizione ordinaria delle società partecipate, per esaminare in particolare la delicata situazione di Seruso. La società con sede a Verderio, partecipata indiretta del capoluogo tramite Silea, ha negli ultimi tre anni perso con ordine 300mila euro nel 2019, 600mila euro nel 2020 fino ad arrivare a 1.200.000 euro nel 2021. Questo, come ha spiegato il sindaco Mauro Gattinoni, a seguito della obsolescenza dell’impianto di smistamento della plastica a cui Silea ha fatto fronte con un investimento di oltre 8 milioni effettuato nella prima metà del 2022 di cui si vedranno gli effetti sul bilancio a partire dalla seconda metà del 2022.
Corrado Valsecchi, capogruppo di Appello per Lecco, ha ribadito il suo stupore: “Sono sbalordito da cifre di disavanzo così pesanti, nemmeno avessero dovuto fare l’attività in via manuale si sarebbe potuto arrivare a cifre del genere, il management e gli amministratori si devono assumere le responsabilità necessarie. Questo è il momento giusto per mettere in agenda un’operazione fondamentale per Silea: sciogliere Seruso e farla assorbirla, non so se i tempi siano maturi ma è una strategia da perseguire”.
Anche Ambientalmente con Alessio Dossi si è soffermato sul tema: “L’investimento su Seruso non è una banalità e si è costruito in anni, per arrivare a un impianto in grado di trattenere fino al 70% del materiale conferito. Il dato di bilancio è determinante con l’obiettivo che la risoluzione del problema porti a innescare processi di economia circolare fortemente voluti”. Luca Visconti (Fattore Lecco) ha sottolineato l’esigenza di monitorare l’efficacia dell’investimento di Silea.
Ad ampliare lo sguardo è stato il leghista Stefano Parolari: “Le partecipate sono società strumentali che hanno costituito la base dello sviluppo economico e sociale delle comunità e oggi ci chiediamo che cosa sono qui a fare. Siamo di forte a una gestione mercantilistica dei beni pubblici, basta vedere che cosa è successo col gas, abbiamo società strumentali che dovrebbero fornire materie prime senza guadagno commerciale ma sono strumentali alla nostra comunità o no? Abbiamo trasformato delle società che avevano come obiettivo la promozione delle nostre comunità in società che hanno come obiettivo distribuire gli utili agli azionisti e noi siamo gli azionisti!”.
Un ragionamento portato avanti da Alberto Anghileri (sinistra): “I bilanci dei Comuni ormai si fanno con i dividenti delle società che al posto di ridurre le tariffe agli utenti preferiscono distribuire gli utili, basta guardare il caso di A2A. Non è una cosa che decidiamo noi ma una riflessione va fatta”.
“Tutti i servizi pubblici o quasi sono passati da un monopolio al mercato con tutte le regole del mercato. Al momento il punto di equilibrio è che gli utili tornano alla comunità tramite dividendi ai Comuni” ha replicato Gattinoni.
A proposito di società partecipate, mercoledì 21 dicembre l’assemblea di Linee Lecco voterà la nuova governance che vedrà la conferma di Mauro Frigerio e l’ingresso di Massimo Brini (già candidato con Fattore Lecco) e di Francesca Meles (impiegata presso la società fino al 2014 e candidata alle scorse elezioni con Lecco merita di più, lista dello sconfitto Peppino Ciresa).
Il collegio sindacale sarà composto dagli effettivi Stefano Chirico, Dante Polvara ed Elena Vacchieri e dai supplenti Andrea Maffei e Roberta Valsecchi.
M.V.