Lecco: in consiglio viabilità in ginocchio, uno spiraglio per il Bione e il ricorso perso per il lungolago
La coda odierna sulla vecchia Lecco-Ballabio
(in una foto condivisa sui social)
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È stato Filippo Boscagli a chiedere anzitutto una risposta istituzionale: “La situazione della viabilità a Lecco è spesso critica anche per via della condizione del trasporto locale e ferroviario ma Lecco deve essere capace di coinvolgere tutte le istituzioni per investire davvero sul sistema di trasporto delle persone. Tempo fa c’era un dialogo molto forte tra istituzioni e società civile e questa cosa va fatta rinascere, bisogna mettere tutti intorno a un tavolo e dare risposte alla città”. Netta la denuncia di Forza Italia: “Io valuto non solo l’eccezionalità della situazione ma anche il pressappochismo di decisioni prese in maniera poco chiara, dalle fasce orarie ai movieri - ha detto Emilio Minuzzo - Il problema della viabilità è cronico, bisogna mettere attenzione e saper giustificare ai cittadini le scelte fatte perché attualmente i ragazzi della Valsassina arrivano a scuola con un’ora e mezzo di ritardo”. A questo proposito il consigliere Giacomo Zamperini (FdI) ha suggerito di chiedere un supporto alla Regione sul tema della viabilità, mentre il sindaco Mauro Gattinoni ha portato il punto di vista dell’amministrazione: “Dopo l’evento del 9 dicembre nella prima settimana abbiamo richiesto l’adozione di fasce orarie rigide, mentre nella seconda la cabina di regia ha scelto di adottare delle fasce con massima flessibilità, il sistema in corso ora. È chiaro che l’emergenza è difficile da gestire e la collaborazione reale tra enti e istituzioni è un dovere ma oggi abbiamo subito più disagi di quelli subiti lunedì scorso. Confidiamo nella riapertura della strada in data 10 gennaio come ha confermato Anas”.
Per restare in tema, il capogruppo di Ambientalmente Alessio Dossi ha denunciato l’azzeramento del fondo per lo sviluppo delle reti ciclabili urbane previsto dalla bozza di manovra economica licenziata dal Governo: “Riteniamo che questi fondi non debbano essere stralciati anche perché ci riguardano da vicino e possono influire sulla realizzazione del Piano urbano di mobilità sostenibile e sul bici plan di cui si sta dotando la città”.
Il dem Pietro Regazzoni ha invece denunciato la situazione di gravi disagi vissuta da pendolari: “Nei giorni scorsi dei passeggeri sono saliti sul treno alle 20 a Tirano e ne sono scesi sei ore dopo alle 2 di mattina a per un guasto dovuto alla costante mancanza di investimenti di Trenord. Da un’analisi pubblicata sull’Espresso emerge che la società è regina di record negativi in Italia per tagli di linee, tagli ai treni e ritardi. Il nostro territorio sta vivendo giorni complicatissimi e dobbiamo collaborare per risolvere una situazione difficile ma ci sono scelte politiche fatte da decenni di governo di centrodestra sul trasporto pubblico locale , sulla mobilità sostenibile e sulla sanità pubblica di cui vediamo i risultati”.
A proposito di Tpl Zamperini ha denunciato l’aumento consistente dei prezzi dei vari biglietti della funivia per i Piani d’Erna che in alcuni casi - come quello dell’abbonamento annuale - sono raddoppiati. L’assessore Renata Zuffi ha annunciato una verifica delle nuove tariffe con l’Agenzia del trasporto pubblico locale.
Parlando di attualità, di nuovo il primo cittadino ha aggiornato l’aula rispetto al progetto di riqualificazione del centro sportivo del Bione spiegando che "il 22 novembre è pervenuta a Palazzo Bovara una istanza congiunta per l’attivazione di un parternariato pubblico-privato con una annessa proposta di locazione finanziaria di opera pubblica che permetterebbe di attivare un dialogo in vista della riqualificazione e dell’affidamento ventennale del centro sportivo”.
Le società palesate sono: Tipiesse S.p.a. di Villa d’Adda, Enpower Srl di Brescia e A&T di Castiglione delle Stiviere, così come Partecipazioni & Gestione Srl; la copertura finanziaria e la parte economica sarebbe garantita da Iccrea BancaImpresa. Alle richieste di chiarimento del forzista Simone Brigatti (investimenti richiesti al Comune, gestione del servizio, vantaggi per l’ente di procedere con l’iter proposto) il sindaco ha risposto che “l’iter è oggetto di una istruttoria tecnica presso gli uffici che dovranno verificare se e quanto questa proposta è di pubblico interesse”.
Ancora Forza Italia è tornata con Minuzzo su un tema oggetto di discussione da qualche settimana: i fondi del Pnrr per la progettazione del lungolago persi a causa di un disguido: “Abbiamo appreso della risposta negativa del ministero dell’Interno al ricorso presentato dal Comune di Lecco. Questi denari sono persi? Che cosa facciamo?”. Il sindaco Gattinoni ha chiarito che il progetto del lungolago ha un valore di 10 milioni, 6 dei quali finanziati dal Pnrr, 1 dalla Regione e gli altri 3 dal Comune con risorse proprie: "Con questi 10 milioni l’opera si fa e contiamo di affidare i lavori entro luglio 2023. Il bando in questione è un’ulteriore possibilità di finanziamento alla quale avevamo partecipato per scorporare 400mila euro di costi di progettazione e la mancata entrata di questi fondi - per quello che è stato presentato come un disguido tecnico - non compromette l’iter, abbiamo partecipato ad altri bandi e ottenuto 810mila euro per l’adeguamento prezzi sulle opere del Pnrr”.
M.V.