Lecco: ecco il 'parco sportivo' di Castello. Ricorda la fondatrice di Special Olympics
Inaugurata la nuova area sportiva alle spalle del Parco 7 marzo in corso Matteotti: sarà a servizio delle scuole che vi si affacciano ma anche di tutti i lecchesi quando non è orario di lezione. Alla cerimonia erano presenti, oltre al sindaco Mauro Gattinoni che ha presieduto al taglio del nastro, anche gli assessori all’istruzione Emanuele Torri, ai lavori pubblici Maria Sacchi, alle politiche giovanili Alessandra Durante.
Per “Special Olympics Italia Team”, l’associazione impegnata nella promozione dello sport per disabili, c’erano il direttore regionale Giulio Velati e quello provinciale Elio Frisco; non sono mancate poi le dirigenti scolastiche Stefania Perego dell’istituto Bertacchi, Maria Luisa Montagna del liceo classico “Manzoni” e Carmela Carlino dell’istituto Rota di Calolziocorte oltre al presidente dell’associazione “Oltretutto 97” Ettore Fumagalli.
L’area come, detto, sarà a servizio degli istituti scolastici: il “Bertacchi” che ospita anche alcune classi del liceo classico “Manzoni”, il “Medardo Rosso” che ingloba anche l’istituto “Bovara” e il plesso “prefabbricato” che, dal prossimo anno, sarà sede della scuola primaria “Carducci” di Castello. Ma quando non è lezione (nei pomeriggi, nei fine settimane, durante l’estate), la struttura sarà aperta e liberamente frequentabile. Vi sono due campetti (uno per il calcio e uno per il basket), una piccola pista di atletica e un’area per il lancio del peso.
La nuova area, costata 600mila euro, è stata realizzata grazie ai fondi europei arrivati nell’ambito dei progetti del Pnrr (il piano nazionale di ripresa e resilienza) per interventi di rigenerazione urbana. Quell’angolo, compreso tra alcuni edifici residenziali e le scuole, era praticamente abbandonato a se stesso: ora è stato appunto recuperato. Due gli ingressi: uno appunto da corso Matteotti attraversando il parco 7 marzo e l’altro, accessibile anche ai disabili, da via Castagnera.
Non è casuale l’accento posto sullo sport per i disabili, testimoniato dalla presenza degli esponenti di “Special Olympics” e dell’associazione “Oltretutto ‘97” con presidente e atleti. L’area è stata infatti intitolata a Eunice Kennedy Shriver, nata nel 1921 e morta nel 2009, sorella tra l’altro del presidente americano John Fitzgerald Kennedy (al quale, ricordiamo, la nostra città ha intitolato il cosiddetto ponte nuovo tra la via Leonardo da Vinci e il porto di Malgrate), ma soprattutto fondatrice nel 1968 proprio di “Special Olympics”.
Giulio Velati
Ettore Fumagalli ed Elvio Frisco
Mauro Gattinoni
«Fino ad allora – ha spiegato Giulio Velati – le persone con disabilità intellettuali venivano rinchiusi in istituti e magari si buttava via la chiave. Eunice Kennedy, occupandosi di una sorella disabile, pensò che lo sport potesse essere una possibilità di inserimento. Ora, in tutto il mondo, vi sono 6 milioni di atleti con disabilità intellettiva, su una popolazione di 13 milioni di persone con questa disabilità. Gli sport praticati sono 18. Proprio Eunice Kennedy Shriver, pochi anni prima di morire disse: “I giorni della separazione e della segregazione sono finiti».
D.C.