Lecco: gli Artiglieri celebrano Santa Barbara, Messa il 4
Dopo due anni di forzata interruzione, anche la sezione di Lecco dell’Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia è pronta a celebrare la patrona Santa Barbara. La cerimonia - come si legge in una nota a firma del presidente Giuseppe Campa, generale di divisione, e del vice tenente Celestino Cereda - avrà luogo presso la Chiesa di Belledo domenica 4 dicembre alle 10.30, con la Messa.
La Parrocchiale dei Santi Sisinio, Martirio e Alessandro presenta un altare laterale dedicato proprio a Santa Barbara, protettrice di tutti coloro che operano con gli esplosivi. Nell’altare si conserva una reliquia pervenuta a Belledo negli anni '30 su interessamento dell’allora arcivescovo di Milano cardinale Ildefonso Schuster che, con tale significativo gesto, volle affidare alla protezione della santa tutti coloro che operano nel vicino complesso Fiocchi Munizioni.
Ricostituita nel 1930 dopo un primo nucleo post guerra 1915/1918, la sezione Artiglieri di Lecco promuove le celebrazioni per la patrona da tempo: alcune funzioni si sono svolte anche presso la chiesa di San Carlo al Porto, a Malgrate. Con tali momenti si voleva ricordare anche la battaglia al ponte visconteo fra austro-russi e francesi del 1799, dove un ruolo determinante fu quello degli schieramenti di artiglieri delle opposte fazioni con i “segni” di colpi di cannone ancora oggi visibili su casa Corti, in via Previati a Pescarenico.
Al presidente Giuseppe Campa si deve poi il merito di aver portato a Lecco il 6 maggio 2011, nel programma promosso dalla Prefettura per i 150 anni dell’Unità d’Italia, il carosello storico con l’artiglieria ippotrainata che allora aveva sede a Milano. La sezione era composta da 24 puledri e da 18 militari (uomini e donne). Gli artiglieri indossavano uniformi di foggia risorgimentale del 1887, la giubba era di panno blu con bottoni dorati disposti in un’unica fila centrale. Al termine del carosello il sindaco di Lecco Virginio Brivio volle conferire al reparto la cittadinanza onoraria. La cerimonia si concluse con i ringraziamenti del comandante del reggimento colonnello Valentino De Simone e con la lettura della preghiera dell’artigliere da parte del lecchese medaglia d’argento cavalier Giuseppe Faccinetto.
La Parrocchiale dei Santi Sisinio, Martirio e Alessandro presenta un altare laterale dedicato proprio a Santa Barbara, protettrice di tutti coloro che operano con gli esplosivi. Nell’altare si conserva una reliquia pervenuta a Belledo negli anni '30 su interessamento dell’allora arcivescovo di Milano cardinale Ildefonso Schuster che, con tale significativo gesto, volle affidare alla protezione della santa tutti coloro che operano nel vicino complesso Fiocchi Munizioni.
Ricostituita nel 1930 dopo un primo nucleo post guerra 1915/1918, la sezione Artiglieri di Lecco promuove le celebrazioni per la patrona da tempo: alcune funzioni si sono svolte anche presso la chiesa di San Carlo al Porto, a Malgrate. Con tali momenti si voleva ricordare anche la battaglia al ponte visconteo fra austro-russi e francesi del 1799, dove un ruolo determinante fu quello degli schieramenti di artiglieri delle opposte fazioni con i “segni” di colpi di cannone ancora oggi visibili su casa Corti, in via Previati a Pescarenico.
Al presidente Giuseppe Campa si deve poi il merito di aver portato a Lecco il 6 maggio 2011, nel programma promosso dalla Prefettura per i 150 anni dell’Unità d’Italia, il carosello storico con l’artiglieria ippotrainata che allora aveva sede a Milano. La sezione era composta da 24 puledri e da 18 militari (uomini e donne). Gli artiglieri indossavano uniformi di foggia risorgimentale del 1887, la giubba era di panno blu con bottoni dorati disposti in un’unica fila centrale. Al termine del carosello il sindaco di Lecco Virginio Brivio volle conferire al reparto la cittadinanza onoraria. La cerimonia si concluse con i ringraziamenti del comandante del reggimento colonnello Valentino De Simone e con la lettura della preghiera dell’artigliere da parte del lecchese medaglia d’argento cavalier Giuseppe Faccinetto.