Anche nel lecchese torna la Colletta Alimentare, il 26
Ogni giorno Banco Alimentare recupera eccedenze per distribuirle a strutture caritative che offrono pasti o pacchi a persone che vivono in difficoltà. Accanto all'operosa attività quotidiana, inoltre, organizza ogni anno la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare che, giunta alla 26ma edizione, sarà questa volta il 26 novembre.
Nel Lecchese saranno una quarantina i supermercati interessati dall'iniziativa, che vedrà mobilitati circa 400 volontari riconoscibili dalla nuova pettorina arancione del Banco Alimentare. Tra i sostenitori ci sono anche l’Esercito Italiano, gli alpini dell’Ana, l’Associazione dei bersaglieri, la Società San Vincenzo de’ Paoli, la Compagnia delle Opere e i Lions.
Ai lecchesi è chiesto il semplicissimo gesto di solidarietà di acquistare generi alimentari che saranno poi girati alle strutture caritative e assistenziali che provvederanno a loro volta a distribuirli a chi ne ha necessità. Quest’anno vengono richiesti in particolare verdure, carne e tonno in scatola, nonché polpa o passata di pomodoro, olio e alimenti per l'infanzia.
Nel nostro territorio (ed escludendo il meratese dove Banco Alimentare opera con un’altra propria struttura autonoma) sono più di 20 le realtà che beneficiano in modo diretto della Colletta: dalla Caritas all’Opera Don Guanella, dai Somaschi al Coe, dalla Chiesa Cristiana Evangelica alla Comunità Il Gabbiano, a numerose altre associazioni di base che condividono i bisogni di tanti lecchesi. L’anno passato furono raccolte, nei supermercati, poco più di 40 tonnellate di generi alimentari: in particolare pasta, verdure in scatola, pelati, ma pure omogeneizzati e prodotti per l’infanzia, pasta e riso.
“Il nostro gesto – commenta Giovanni Panzeri, responsabile della Colletta Alimentare a Lecco – vuole anche essere un contributo alla costruzione della pace in questi momenti così difficili. Come ha recentemente detto Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione della Solidarietà, questa iniziativa insegna alla gente a trattarsi secondo carità, e genera rapporti diversi tra le persone. La guerra è la distruzione di questo modo umano di vivere. Con la Colletta impariamo a incontrare altre persone come noi, che hanno bisogno come noi, e che oggi hanno necessità che noi li aiutiamo. Così si costruisce la base della pace, perché costruiamo un modo diverso di stare insieme a livello sociale, il modo in cui ci si accorge dell’altro. Un modo con cui anche i Grandi della Terra dovranno e devono fare i conti. Questo è il nostro contributo per la pace. E anche per questo aspettiamo che tanti lecchesi, come è sempre avvenuto, sostengano la Colletta”.