Rischio idrogeologico: 'focus' in Prefettura a Lecco con le Istituzioni
Con la stagione autunnale e invernale, si assiste al verificarsi di eventi meteorologici avversi che possono potenzialmente provocare situazioni di pericolo per la popolazione e per il sistema infrastrutturale, in particolare destinato alla mobilità. Al tema e all’esame delle connesse criticità di Protezione Civile è stata dedicata oggi un’articolata riunione presieduta dal Prefetto Sergio Pomponio.
In apertura del confronto, Sua Eccellenza ha proceduto all’esame delle Raccomandazioni Operative fornite dal Dipartimento della Protezione Civile in materia di rischio idraulico e idrogeologico, dando atto che le previsioni metereologiche inducono a ritenere possibili precipitazioni intense e concentrate in poche ore, in ragione della pregressa siccità della stagione estiva e della tendenza generale alla tropicalizzazione climatica.
All’incontro hanno partecipato i rappresentanti delle Istituzioni competenti in ambito provinciale, al fine di attuare una sinergica collaborazione, imprescindibile per rispondere efficacemente ai fenomeni di rischio idraulico e idrogeologico - frana e alluvione - che il sistema integrato e multilivello di Protezione Civile tende a prevenire e fronteggiare.
Nel corso della riunione, il Prefetto ha preso atto con soddisfazione del livello di preparazione e della capacità di reazione puntuale e rapida da parte del sistema provinciale di Protezione Civile e, allo scopo di migliorarlo ulteriormente, ha compiuto una verifica preventiva degli strumenti di pianificazione e delle procedure di coordinamento preposte a fronteggiare le criticità relative al rischio idrogeologico. Sottolineata inoltre l’esigenza di un costante aggiornamento della pianificazione di Protezione Civile, sia nella parte sostanziale, correlata all’eventuale riesame degli scenari di rischio, che in quella speditiva strettamente funzionale a rendere agevole la comunicazione in emergenza e a chiarire il riparto delle rispettive competenze.
Il tema è stato esaminato sottolineando che per un'efficace gestione è necessario che venga mantenuto un costante raccordo informativo sul territorio e, tramite la Prefettura, con il Dipartimento di Protezione Civile. La risposta di sistema è caratterizzata da una messaggistica di allertamento, puntualmente inviata dal Centro Funzionale Monitoraggio Rischi Naturali di Regione Lombardia, che coinvolge le diverse componenti, per assicurare una tempestiva attivazione delle conseguenti misure di prevenzione e di carattere operativo. Effettuata poi una ricognizione del sistema di comunicazione in emergenza fondato sia sulla funzionalità delle sale operative, h 24, delle Forze di Polizia e dei Vigili del Fuoco, che sull’organizzazione delle reperibilità degli altri referenti di Protezione Civile. Sottolineata altresì l’esigenza di realizzare esercitazioni finalizzate a testare l’attualità e la concreta efficienza operativa degli strumenti.
Nel contesto, è stata evidenziata l’opportunità che i Comuni siano sensibilizzati in ordine all’aggiornamento della pianificazione locale nonché al recepimento tempestivo della messaggistica di allertamento, finalizzata all’attivazione delle misure di Protezione Civile. Ancora, è stata sottolineata l’importante funzione, propria dell’Ente di prossimità, in ordine all’informazione della popolazione.
Il Prefetto ha, in conclusione, sottolineato che costituisce buona prassi la periodica convocazione del Centro di Coordinamento Soccorsi, in ottica preventiva, prima dell’emergenza conclamata, al fine di valorizzare un metodo di lavoro, coordinato dalla Prefettura, basato sul costante confronto con gli altri componenti dell’Organo, per sua natura, a “geometria variabile”, quindi composto da enti diversi con competenze tecniche coerenti allo specifico scenario di rischio da affrontare. Tale metodo di decisione consapevole e condivisa garantisce una funzione preventiva e di gestione dell’emergenza che valorizza, nel quadro di un’efficace sinergia, l’apporto collaborativo di ciascun componente del sistema di Protezione Civile.
In apertura del confronto, Sua Eccellenza ha proceduto all’esame delle Raccomandazioni Operative fornite dal Dipartimento della Protezione Civile in materia di rischio idraulico e idrogeologico, dando atto che le previsioni metereologiche inducono a ritenere possibili precipitazioni intense e concentrate in poche ore, in ragione della pregressa siccità della stagione estiva e della tendenza generale alla tropicalizzazione climatica.
All’incontro hanno partecipato i rappresentanti delle Istituzioni competenti in ambito provinciale, al fine di attuare una sinergica collaborazione, imprescindibile per rispondere efficacemente ai fenomeni di rischio idraulico e idrogeologico - frana e alluvione - che il sistema integrato e multilivello di Protezione Civile tende a prevenire e fronteggiare.
Nel corso della riunione, il Prefetto ha preso atto con soddisfazione del livello di preparazione e della capacità di reazione puntuale e rapida da parte del sistema provinciale di Protezione Civile e, allo scopo di migliorarlo ulteriormente, ha compiuto una verifica preventiva degli strumenti di pianificazione e delle procedure di coordinamento preposte a fronteggiare le criticità relative al rischio idrogeologico. Sottolineata inoltre l’esigenza di un costante aggiornamento della pianificazione di Protezione Civile, sia nella parte sostanziale, correlata all’eventuale riesame degli scenari di rischio, che in quella speditiva strettamente funzionale a rendere agevole la comunicazione in emergenza e a chiarire il riparto delle rispettive competenze.
Il tema è stato esaminato sottolineando che per un'efficace gestione è necessario che venga mantenuto un costante raccordo informativo sul territorio e, tramite la Prefettura, con il Dipartimento di Protezione Civile. La risposta di sistema è caratterizzata da una messaggistica di allertamento, puntualmente inviata dal Centro Funzionale Monitoraggio Rischi Naturali di Regione Lombardia, che coinvolge le diverse componenti, per assicurare una tempestiva attivazione delle conseguenti misure di prevenzione e di carattere operativo. Effettuata poi una ricognizione del sistema di comunicazione in emergenza fondato sia sulla funzionalità delle sale operative, h 24, delle Forze di Polizia e dei Vigili del Fuoco, che sull’organizzazione delle reperibilità degli altri referenti di Protezione Civile. Sottolineata altresì l’esigenza di realizzare esercitazioni finalizzate a testare l’attualità e la concreta efficienza operativa degli strumenti.
Nel contesto, è stata evidenziata l’opportunità che i Comuni siano sensibilizzati in ordine all’aggiornamento della pianificazione locale nonché al recepimento tempestivo della messaggistica di allertamento, finalizzata all’attivazione delle misure di Protezione Civile. Ancora, è stata sottolineata l’importante funzione, propria dell’Ente di prossimità, in ordine all’informazione della popolazione.
Il Prefetto ha, in conclusione, sottolineato che costituisce buona prassi la periodica convocazione del Centro di Coordinamento Soccorsi, in ottica preventiva, prima dell’emergenza conclamata, al fine di valorizzare un metodo di lavoro, coordinato dalla Prefettura, basato sul costante confronto con gli altri componenti dell’Organo, per sua natura, a “geometria variabile”, quindi composto da enti diversi con competenze tecniche coerenti allo specifico scenario di rischio da affrontare. Tale metodo di decisione consapevole e condivisa garantisce una funzione preventiva e di gestione dell’emergenza che valorizza, nel quadro di un’efficace sinergia, l’apporto collaborativo di ciascun componente del sistema di Protezione Civile.