Diocesi: il contributo delle parrocchie lecchesi allo 'stipendio' dei preti d’Italia
Non si tratta di generiche offerte, ma donazioni specifiche che confluiscono all'Istituto Centrale per il Sostentamento del Clero, il quale, una volta raccolte, le ripartisce in maniera equa a tutti i preti d'Italia. A testimoniare questo processo sono i sacerdoti stessi, a cui, mensilmente, da più di trent'anni vengono erogate le offerte. Tuttavia i numeri in questione coprono meno del 2% del fabbisogno generale.
Prendendo in esame il Lecchese, risulta ammontare a poco più di 112mila euro il totale di queste offerte nel 2021, circa 6mila euro in meno rispetto all'anno precedente, segnato dallo scoppio della pandemia.
Lo scorso anno, così come nel 2020, è stata Lecco ad aver ricevuto il maggior numero di offerte: 267, per un totale di 32.128 euro. Una crescita pari quasi al 10% rispetto alle 243 offerte del 2020, che valsero 29.083 euro.
A seguire Merate, dove però tra il '20 e il '21 si è registrato un calo del 6,3% sul numero delle offerte e del 12,5% sugli importi effettivi percepiti. Erano state 95 infatti le offerte durante "l'anno del Covid" - pari a 19.937 euro - e 89 nel 2021 - pari a 17.452 euro.
Al terzo posto: Casatenovo, che nel 2021 ha ricevuto due offerte in più rispetto alle 48 del 2020. Si è trattato tuttavia di offerte cospicue, perché la variazione è pari al 34,20%: 2.490 euro nel 2020 e 3.342 euro nel 2021.
Sono tre le comunità che hanno raddoppiato il numero delle loro offerte da un anno con l'altro. Cremella è passata da 2 (50 euro) a 4 (115 euro), Garlate da 1 (300 euro) a 2 (350 euro), Casargo da nessuna offerta a una da 30 euro. 19 invece le parrocchie che hanno registrato una variazione positiva sul numero delle offerte tra il 2020 e il 2021, anche se non per tutte è positiva anche la variazione percentuale tra gli importi ottenuti nei due anni. Dunque più offerte sì, ma con donazioni più basse. Un esempio: Brivio è passata da 19 offerte a 21, ma l'importo è sceso da 2.258 euro a 2.165 euro.
La tabella con i dati di ogni parrocchia. Clicca sull'immagine per ingrandire
Dieci invece le comunità che nel 2020 e nel 2021 hanno ricevuto lo stesso identico numero di donazioni. Due di loro hanno ottenuto anche la stessa cifra in entrambi gli anni. Alla parrocchia di Perledo sono stati donati sempre 10 euro, così come alla parrocchia di Morterone che ne ha ricevuti 150 sia nel 2020 che nel 2021.Spicca per generosità Ello, che da un anno con l'altro ha registrato una variazione positiva del 447,8% degli importi ottenuti, passando da 115 euro a 630 euro. Alta percentuale anche per la parrocchia di Sirone, che nel 2020 aveva ricevuto 340 euro e nel 2021 895 euro. E infine Calco, passata da 340 euro a 850 euro. Dal lato apposto della tabella invece ci sono Esino Lario e Barzio, che nel 2020 avevano ricevuto rispettivamente 100 e 210 euro, e nel 2021 non hanno ricevuto nemmeno un'offerta.
Di 68 comunità prese in esame, sono 41 quelle che hanno registrato una variazione negativa in termini di importi ricevuti. Sono invece 38 quelle che hanno registrato una variazione negativa in termini di numero di offerte ricevute.
29 le parrocchie che nel 2020 avevano ottenuto più di 1.000 euro di offerte, di queste però solo 22 hanno raggiunto nel 2021 la stessa soglia. Tra loro anche Bosisio Parini, che nel primo anno preso in esame aveva raccolto 9.055 euro e l'anno dopo 7.500 euro.
La cifra media offerta tra le comunità analizzate nel 2020 è pari a 1.738,54, oscillando tra i 29mila euro raccolti a Lecco e gli zero di Casargo. La cifra media offerta nel 2021 ammonta invece a 1.650,45 euro, oscillando sempre tra i 32mila euro di Lecco e gli zero di Esino Lario e Barzio.
In questo senso, per il mese di novembre la Diocesi Ambrosiana invita le comunità a una sensibilizzazione maggiore, seguendo la scia delle circa 4mila parrocchie italiane (di cui 30 ambrosiane) che parteciperanno al progetto "Uniti possiamo: 1 comunità, 1 mese, 1 sacerdote": un'iniziativa volta a raccogliere in ogni parrocchia circa 1.000 euro nel solo mese di novembre per garantire una mensilità al proprio prete e agli oltre 30mila sacerdoti italiani.
E.Ma.