CFPA di Casargo: in una situazione critica il nuovo consiglio dovrà ripristinare con i fatti l'eccellenza
Nunzio Marcelli
Dopo la perdita economica del 2018 ripianata con i fondi di riserva, la perdita del 2020 ripianata con soldi pubblici per 615.000 €, si legge che la perdita del 2021 risulta essere “pareggiata” con soldi pubblici per 420.000 € e si legge di una possibile perdita per il 2022. Inoltre, si apprende dell'erogazione di 100.000 € da parte della Provincia per la classe quinta e 182.000 € entrati nel bilancio a seguito del Covid. Si legge di 143.000 € spesi per il ristorante “DidaKtico” con una perdita di 73.000 € nell'anno di esercizio, del fondo rischio di 70.000 € per un contenzioso con un dipendente e il premio di produttività (forse da riproporre anche nel 2022) e una posta negativa di 40.000 € per costi non recepiti precedentemente.
Con il dubbio di una ulteriore perdita per l'anno 2022, era d'obbligo pensare che la verifica voluta dalla Provincia di Lecco rientrasse nella norma a fronte di una situazione critica che avrebbe potuto condizionare l'attività e la capacità di spesa dell'ente. Ovviamente, non stupiscono le poche parole di giustificazione della presidente Hofmann quando ha affermato che le decisioni sono state “prese nell’interesse della nostra azienda speciale e soprattutto dei ragazzi e della loro formazione”. Sta di fatto che le conseguenze di tutto ciò hanno determinato la pubblicazione di un bando per la nomina di un nuovo consiglio di amministrazione…
Quanto detto sono riflessioni emerse dal verificarsi di fatti che rispecchiano una situazione gestionale “preoccupante”. Fatti che potrebbero rispondere ai probabili motivi che hanno portato il CDA a dare le dimissioni, come pure a “diffidare” il sottoscritto dopo la domanda “scomoda” del febbraio 2022, da parte di chi invece intendeva buttarla in caciara dopo le dimissioni del presidente, escludendo gli effetti prodotti da alcune scelte e dopo alcuni provvedimenti assunti che hanno contribuito, in aggiunta a fattori esterni, a determinare una situazione critica per “l'azienda speciale provinciale”, con tutto quello che sta a significare.
Il futuro CDA di APAF - che verrà nominato - avrà il compito di affrontare tale situazione “critica”, con le competenze previste dall'art. 8 dello statuto, dettando le linee e gli indirizzi per un intervento di tipo strutturale perseguendo l'obbiettivo di tornare con i fatti a riproporsi quale “eccellenza territoriale”. Eccellenza che dovrebbe “contrastare” la perdita degli iscritti di quest'ultimo quadriennio, che sarà a beneficio degli alunni, per la loro formazione e la professione che hanno scelto e per il loro futuro in qualità di Cittadini di questo mondo, delle famiglie e per le aziende turistiche, rivendicando una corretta e sostenibile autonomia gestionale, garantendo il pareggio di bilancio con risorse proprie, come da competenze e responsabilità del direttore generale previste dall'articolo 14 dello statuto di Apaf.
Nunzio Marcelli (presidente del consiglio di amministrazione di Apaf 2015-2018)