Con tre sfratti a cui fare fronte, Pescate non accetterà migranti
Dante De Capitani
Anzi, se qualche pescatese avesse appartamenti da mettere a disposizione li dia al Comune che li assegnerà ai nostri cittadini che ne han bisogno.
In questo periodo di crisi in cui ci sono pescatesi che non riescono a pagare neanche il funerale dei congiunti, trovo inaccettabile che ad un paese come il nostro in cui ci sono attualmente tre sfratti, anche di italiani e anche con bambini molto piccoli, si richieda mobilitazione per trovar posto a migranti economici che non scappano da nessuna guerra e dove alcuni - come più volte dimostrato negli anni - non hanno voglia di fare nulla, solo di farsi mantenere a sbafo.
Trovo doppiamente inaccettabile che mentre ai migranti si continuano ad elargire gratis case, riscaldate e illuminate, vitto, generi di vestiario, ricariche telefoniche e soldi, i nostri cittadini meno abbienti debbano comunque pagarsi tutto, bollette comprese o restare al freddo e al buio.
Questi sono gli ultimi colpi di coda dello scorso governo e aspetto fiducioso che con la Meloni il registro cambi perche non può essere solo l'Italia ad accogliere mezza Africa.
Abbiamo trovato in questi ultimi tre mesi alloggio a due famiglie di extracomunitari sfrattati e residenti a Pescate da anni, ma dobbiamo affrontare altre emergenze tra cui una famiglia con una figlia piccola a cui ho chiesto all'ufficiale giudiziario e alla proprieta che ringrazio di darmi tre mesi di tempi per trovare loro una casa. Chiedo quindi ai pescatesi di dare a noi le case in affitto e non a cooperative o associazioni che poi risponderanno ai bandi della Prefettura per metterci gente che con Pescate non ha nulla a che fare e di cui non vogliamo in nessun modo farci carico, perché prima ci sono i nostri cittadini.
Il sindaco Dante De Capitani