Lecco: inaugurata la mostra dedicata al 'prete e poeta degli ultimi'

Inaugurata alla Casa Don Guanella in via Amendola la mostra dedicata a padre David Maria Turoldo nell’ambito delle celebrazioni per il trentennale dalla morte del sacerdote friulano definito da Pierfranco Mastalli – che di Turoldo fu amico e “autista” di fiducia - «un profeta del Novecento». Coincidenza vuole che a poche decina di metri di distanza – nella sede del Politecnico – un’altra mostra è stata invece dedicata a don Luigi Giussani, fondatore di Comunione e liberazione. Occasione per confrontare due modi decisamente differenti e a volte contrapposti di vivere la religione cattolica.

L’esposizione dedicata a Turoldo sarà visitabile fino al 22 novembre, data di nascita del “prete e poeta degli ultimi” e giornata conclusiva del ciclo di iniziative lecchesi.
All’inaugurazione domenica sono intervenuti il direttore della Casa Don Guanella, don Agostino Frasson, oltre allo stesso Mastalli, Elza Ferrario ed Ezio Lanfranconi che con Mariuccia Buttironi costituiscono il comitato organizzatore della rassegna. Proprio Mastalli ha ricordato la figura di padre Turoldo, sottolineando come la sua vita e il suo operato si siano intrecciati con la storia d’Italie e del mondo.

Pierfranco Mastalli

La mostra è la riproposizione di quella realizzata nel 2016 in occasione del centenario della nascita. Si tratta di quindici pannelli che «non sono una biografia esaustiva – ha spiegato Elza Ferrario – ma vogliono cogliere alcuni momenti importanti»: dalle origine povere, la casa e il pane, alla vocazione, dall’impegno nella Resistenza alle omelie in Duomo a Milano. E ancora: l’esperienza di Nomadelfia, l’esilio, la realizzazione del film “Gli ultimi” (sarà proiettato questa sera, 7 novembre, al cinema Nuovo Aquilone), il testamento sprituale, l’incontro con Rigoberta Menchù e l’impegno per la pace nel mondo e infine la morte, i funerali e l’omelia dell’arcivescovo Carlo Maria Martini, il ricordo egli amici.

All’incontro inaugurale sono intervenuti anche il consigliere regionale Raffaele Straniero che si è soffermato sui richiami turoldiani al senso di umanità e alla pace; il consigliere comunale Corrado Valsecchi che ha parlato della fisicità di Turoldo e cioè di quel muoversi delle mani ad accompagnare le parole al punto che da sole avrebbero detto tutto anche in silenzio; il presidente provinciale dell’Associazione partigiani che di Turoldo ha appunto rimarcsto l’impegno resistenziale, ricordando le vicende del giornale clandestino “Il ribelle” fondato a Milano proprio da Turoldo con don Camillo de Piaz e che per alcuni numeri venne stampato a Lecco nella tipografia Annoni-Pin in via Mascari, in quello stesso cortile dove trovò sede il Cln.
L’occasione dell’allestimento della mostra alla Casa don Guanerlla è stata inoltre colta per indicare, pur nelle inevitabili differenze di percorso, un legame tra le vocazioni di Turoldo e appunto di don Luigi Guanella, oggi santo, nei confronti dei più deboli.
D.C.
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