Raddoppio della pista ciclopedonale del Bione: al via l'iter

Sta per compiersi il primo passo verso la realizzazione del raddoppio della pista ciclabile del Bione, un progetto di cui si parla da anni e per il quale è arrivato un finanziamento da Regione Lombardia per l’intero costo dell’opera, ovvero 810mila euro. Lunedì prossimo infatti partirà l’iter, con l’approvazione in consiglio comunale della delibera che andrà a modificare la destinazione d’uso dell’area sulla quale insiste l’attuale pista che verrà allargata, ovvero il tratto che dalla foce del Bione porta a Rivabella. “Il progetto ancora non c’è ma questo passaggio è necessario per avviare il percorso - ha spiegato l’assessore Giuseppe Rusconi durante la commissione quinta di giovedì sera - L’area attualmente rientra nella rete del verde e della mobilità lenta nella sottocategoria ‘giardino pubblico attrezzato’ con la delibera andiamo a inserirla nella sottocategoria ‘spazi pubblici di collegamento’. L’area cade all’interno del demanio lacuale quindi andrà richiesta l’autorizzazione all’Autorità di bacino e all’Autorità di coordinamento del Parco Adda Nord, anche se la modifica è coerente con il regolamento”.

A dare qualche dettaglio tecnico su come verrà realizzata l’opera è stato l’architetto Crippa, dirigente del Comune di Lecco: “Il progetto risale effettivamente a qualche anno fa, adesso grazie al finanziamento possiamo procedere con l’affidamento dell’incarico per la progettazione preliminare e definitiva che dovrebbe concludersi entro la primavera dell’anno prossimo. Dalle prime riflessioni che abbiamo fatto sull’opera, da Rivabella al Palataurus sarà effettivamente un raddoppio della pista con la separazione tra chi cammina o corre e le bicicletta, perché c’è più spazio. Nella parte restante più probabilmente sarà un allargamento dell’attuale”.

Tutti concordi sull’iniziativa i consiglieri presenti. “Si conclude un iter che ci ha messo un po’ di tempo per essere partorito ma siamo arrivati al dunque” ha commentato Corrado Valsecchi di Appello per Lecco. Diversi gli interventi che hanno ricordato la pericolosità dell’attuale commistione ciclopedonale: “La presenza contemporanea di pedoni e bici è ingestibile, soprattutto nei fine settimana estivi - ha sottolineato Filippo Boscagli (Lecco Ideale) - Andrà poi trovato il modo di valorizzare tutto il contesto per garantire la fruibilità di un posto che è un bellissimo”. Anche Stefano Parolari della Lega ha ricordato il problema di biciclette, e da qualche tempo anche monopattini, che nelle zone pedonali “tagliano la strada” ai pedoni. Molto soddisfatto il capogruppo di Ambientalmente Alessio Dossi: “Quest’opera va nella direzione intrapresa dall’amministrazione per promuovere la mobilità sostenibile che, naturalmente, nel nostro territorio non può passare solo per il raddoppio delle ciclabili perché non c’è spazio, ma deve andare nella direzione ad esempio delle bike line e di quanto è allo studio del Pums”.
M.V.
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