POVERA LECCO?
Filippo Boscagli
Famiglie sempre più povere, minori sempre più a rischio, ed il paradosso che nell’inverno demografico che stiamo vivendo la scelta di scommessa sul futuro rappresentata dai figli diventa un elevato rischio di candidarsi a una vita di miseria per milioni di persone.
Se da un lato si immagina, sbagliando, che questa questa situazione sia vissuta nel SUD del Paese, se il provenire da una famiglia povera è diventato per molti una condanna anche per il futuro, qual è la vera condizione di Lecco?
Pochi anni fa la disoccupazione zero ed una società benestante permettevano ai pochi posti letto e mense per i poveri di accompagnare il disagio economico locale, soprattutto extra comunitario, senza problemi.
Ora, come fosse già cambiata un’epoca, assistiamo a baby gang in città, banchi alimentari che fanno servizi a famiglie italiane, reddito di cittadinanza che interviene – pur in percentuale minoritaria – anche a Lecco, difficile dialogo tra famiglie e servizi scolastici ed educativi….
Le migliori risposte a questo bisogno può darle una società viva, in cui la politica deve fare un ruolo di sostegno e accompagnamento non scadendo nell’assistenzialismo - ben lontano dalla cultura lecchese - ma senza nemmeno abdicare alla sua funzione di garanzia.
È quindi importante che la Città di Lecco abbia chiaro quante sono le famiglie sotto la soglia del livello di povertà, soprattutto quanti minori si trovano a Lecco in queste condizioni, quanti sono i percettori di RDC, quali e quanti sono gli ISEE più bassi. Senza dimenticare il Piano casa, quale sia la situazione delle persone in lista alle case comunali e ALER.
Non si può peraltro tralasciare il vero investimento sul futuro, quello educativo, anche trattando il tema di possibili ulteriori interventi come il numero di educatori nelle situazioni di disagio economico che spesso va di pari passo con quello educativo, fino al riconoscimento della “mensa universale” che può rappresentare l’unico vero pasto salutare e completo per alcuni minori oltre ad essere un fondamentale strumento formativo.
Questi sono alcuni dei temi che ho chiesto di affrontare il prima possibile in aula, facendosi accompagnare e al tempo stesso sostenendo l’opera dei banchi alimentari e di ogni singola opera collabori alla risposta del bisogno cui Lecco, nella sua riservata sobrietà, non è esente.
Filippo Boscagli