Lecco: 6 morti sul lavoro in 8 mesi e infortuni in aumento, il monito di ANMIL
Creare una vera e propria “cultura della sicurezza sul lavoro”, portare questo tema nelle scuole e sviluppare un protocollo d’intesa a tutela delle maestranze. Sono questi i propositi emersi nella mattinata di domenica 9 ottobre dalla 72ª edizione della "Giornata ANMIL", promossa dalla sezione di Lecco e ospitata dalla Sala della Comunità di via Giulio Fiocchi.
La cerimonia civile, a cui hanno preso parte il presidente Anmil Gianfranco Longhi, il vice prefetto vicario Maria Laura Motolese, l’assessore al welfare di Lecco Emanuele Manzoni, il responsabile di Inail Lecco Sergio Ferraro e il presidente F.A.N.D. Lecco Silvano Stefanoni, è stata anticipata dalla santa messa tenutasi nella chiesa “Madonna alla Rovinata”, proprio in suffragio dei caduti sul lavoro.
“Lecco è un territorio storicamente laborioso – ha detto l’assessore Manzoni – quest’anno però abbiamo avuto 6 vittime di incidenti sul posto di lavoro. È un numero che ci dice che c’è tanto da fare se vogliamo abbassarlo a 0”. L’assessore ha quindi ribadito l’importanza della giornata Anmil, istituita proprio per mettere in campo confronti, dibattiti e analisi di dati su questo importante e purtroppo sempre attuale tema. E proprio a proposito di dati è intervenuto il responsabile di Inail di Lecco Sergio Ferraro, che ha tracciato una panoramica sugli incidenti avvenuti negli ultimi anni sia a livello nazionale che a livello provinciale.
A livello nazionale gli infortuni sul lavoro denunciati nel 2022 (tra gennaio e agosto) sono stati 484.561, di cui 99.133 per Covid. Rispetto allo stesso periodo del 2021 c’è stato un aumento del 39%. 55.400 infortuni sono avvenuti in itinere e rappresentano l’11,43% del totale, e rispetto allo stesso periodo del 2021, sono aumentati di 9.579 casi. In Italia, nei primi 8 mesi del 2022 si sono verificati 677 eventi mortali. Solo in Lombardia sono stati 107. Concentrandosi su Lecco invece, Ferraro ha spigato che gli infortuni sul lavoro fino al 31 agosto sono stati 3.039, un aumento del 44% rispetto al 2021. Per quanto riguarda i settori, nel 2022 in Lombardia gli infortuni mortali si sono verificati spesso nel settore delle costruzioni con il 19,40% degli eventi (13 casi solo nell’industria), è salito di percentuale però anche il settore trasporti e magazzinaggio con il 20,9% e 14 casi.
Intervenuto infine anche Silvano Stefanoni, presidente della Federazione delle Associazioni Nazionali delle persone con Disabilità, che racchiude, oltre ad Anmil, anche Anmic, Ens, Uici e Unms. Riprendendo i discorsi fatti sulla scuola e il voler sviluppare una cultura sulla sicurezza, Stefanoni ha ricordato i progetti che la federazione aveva programmato prima del covid proprio a questo scopo. “Ora li riprenderemo e porteremo la voce della sicurezza nelle scuole”. Oltre a questo, Stefanoni ha ricordato anche il dialogo aperto con l’ex-prefetto di Lecco Castrese De Rosa per sviluppare progetti sempre relativi alla sicurezza. “Sarà nostra premura incontrare il prefetto Pomponio per proporre un protocollo d’intesa per la sicurezza sul lavoro, che vede coinvolti diversi enti. Se riusciremo a portarlo a termine, Lecco sarà un apripista per tutta l’Italia”.
La cerimonia civile, a cui hanno preso parte il presidente Anmil Gianfranco Longhi, il vice prefetto vicario Maria Laura Motolese, l’assessore al welfare di Lecco Emanuele Manzoni, il responsabile di Inail Lecco Sergio Ferraro e il presidente F.A.N.D. Lecco Silvano Stefanoni, è stata anticipata dalla santa messa tenutasi nella chiesa “Madonna alla Rovinata”, proprio in suffragio dei caduti sul lavoro.
Da sinistra, il responsabile di Inail di Lecco Sergio Ferraro, il vice prefetto vicario Maria Laura Motolese, il presidente ANMIL Gianfranco Longhi, l’assessore al welfare di Lecco Emanuele Manzoni e il presidente F.A.N.D. Lecco Silvano Stefanoni
“Nella nostra provincia, fino al 31 agosto, ci sono state 6 morti sul lavoro, l’anno scorso 4 – ha esordito il presidente Longhi – Nel 2022 non si può più morire di lavoro. La sicurezza c’è, le normative ci sono, c’è tutto per lavorare bene, ma dobbiamo fare qualcosa in più. Il caso, la sfortuna, la fatalità, non sono componenti del mondo del lavoro. Dobbiamo parlare di formazione e sicurezza, dobbiamo portare questo tema nelle scuole, in modo che quando un ragazzo inizia a lavorare questo concetto l’ha già fatto suo”.
Un altro fattore importante, è stato ricordato dal presidente, è la prevenzione: “I blocchi di sicurezza ci sono, non vanno disinseriti. Le protezioni ci sono, vanno usate. È importante lavorare in squadra ed essere tutti consapevoli di cosa stanno facendo i colleghi”. Parlando della propria esperienza personale, Longhi ha raccontato che l’infortunio che gli capitò sul posto di lavoro fu dovuto a mancanza di informazione: “Io e il mio collega non sapevamo cosa stessero facendo i colleghi dall’altra parte del macchinario. Quando è caduto travolgendoci, una persona è morta. Io per fortuna sono qui a parlarne”.
“Gli infortuni sul lavoro vanno contrastati – ha commentato la dottoressa Motolese – È un impegno che riguarda tutte le Istituzioni e tutte le componenti sociali, anche la scuola. Bisogna dare sollecitazione forti, la sicurezza deve diventare un modo di essere, un modo di fare. Gli automatismi dei macchinari vanno gestiti con consapevolezza, ci vuole un cervello che sopra a quegli automatismi intervenga per capire cosa è giusto”. Il vice prefetto ha quindi ribadito che gli incidenti non sono mai una fatalità, ma che per contrastarli è importante l’impegno di tutti, in primis dalle istituzioni, le cui azioni devono convergere per un unico obbiettivo: portare a 0 il numero di morti e incidenti sul lavoro.
“Lecco è un territorio storicamente laborioso – ha detto l’assessore Manzoni – quest’anno però abbiamo avuto 6 vittime di incidenti sul posto di lavoro. È un numero che ci dice che c’è tanto da fare se vogliamo abbassarlo a 0”. L’assessore ha quindi ribadito l’importanza della giornata Anmil, istituita proprio per mettere in campo confronti, dibattiti e analisi di dati su questo importante e purtroppo sempre attuale tema. E proprio a proposito di dati è intervenuto il responsabile di Inail di Lecco Sergio Ferraro, che ha tracciato una panoramica sugli incidenti avvenuti negli ultimi anni sia a livello nazionale che a livello provinciale.
A livello nazionale gli infortuni sul lavoro denunciati nel 2022 (tra gennaio e agosto) sono stati 484.561, di cui 99.133 per Covid. Rispetto allo stesso periodo del 2021 c’è stato un aumento del 39%. 55.400 infortuni sono avvenuti in itinere e rappresentano l’11,43% del totale, e rispetto allo stesso periodo del 2021, sono aumentati di 9.579 casi. In Italia, nei primi 8 mesi del 2022 si sono verificati 677 eventi mortali. Solo in Lombardia sono stati 107. Concentrandosi su Lecco invece, Ferraro ha spigato che gli infortuni sul lavoro fino al 31 agosto sono stati 3.039, un aumento del 44% rispetto al 2021. Per quanto riguarda i settori, nel 2022 in Lombardia gli infortuni mortali si sono verificati spesso nel settore delle costruzioni con il 19,40% degli eventi (13 casi solo nell’industria), è salito di percentuale però anche il settore trasporti e magazzinaggio con il 20,9% e 14 casi.
Intervenuto infine anche Silvano Stefanoni, presidente della Federazione delle Associazioni Nazionali delle persone con Disabilità, che racchiude, oltre ad Anmil, anche Anmic, Ens, Uici e Unms. Riprendendo i discorsi fatti sulla scuola e il voler sviluppare una cultura sulla sicurezza, Stefanoni ha ricordato i progetti che la federazione aveva programmato prima del covid proprio a questo scopo. “Ora li riprenderemo e porteremo la voce della sicurezza nelle scuole”. Oltre a questo, Stefanoni ha ricordato anche il dialogo aperto con l’ex-prefetto di Lecco Castrese De Rosa per sviluppare progetti sempre relativi alla sicurezza. “Sarà nostra premura incontrare il prefetto Pomponio per proporre un protocollo d’intesa per la sicurezza sul lavoro, che vede coinvolti diversi enti. Se riusciremo a portarlo a termine, Lecco sarà un apripista per tutta l’Italia”.
E.Ma.