Gemellaggi: tutto cominciò a Mâcon, sul fiume, 50 anni fa
Lecco torna a incontrare le proprie gemelle, in un cammino avviato 50 anni or sono. Sono le città francese di Mâcon, la belga Overjise, la catalana di Igualada e l’ungherese di Szombathely.
Il rito ufficiale del mezzo secolo trascorso sarà, però, l’anno prossimo a Mâcon. Come ha ricordato in un suo scritto il compianto ed indimenticabile Arnaldo Ruggiero, è stato il “remo galeotto” ad avviare i rapporti fra Lecco e Mâcon.
Il sindaco Puccio legge il documento di gemellaggio fra Lecco e Macon;
si riconoscono il vice sindaco Italo Corti, il sindaco ed il vice sindaco di Macon
si riconoscono il vice sindaco Italo Corti, il sindaco ed il vice sindaco di Macon
Il sindaco Puccio consegna barchette manzoniane ricordo agli studenti di Macon che hanno soggiornato a Lecco
Perchè questo? Perché sulle acqua del fiume di Mâcon, Saona, si teneva una regata internazionale di canottaggio autunnale, quasi gemella di quella della Canottieri Lecco, che era la classica di fine stagione a livello europeo. Arnaldo Ruggiero, inviato del quotidiano sportivo TuttoSport a Mâcon, avviò i primi contatti con la Canottieri Lecco e, quindi, con il Comune quando era ancora sindaco Alessandro Rusconi e vice Antonietta Nava. Sono, però, da menzionare in primo piano, per il gemellaggio avvenuto con Mâcon, Emilio Sangregorio, assessore, e Mariuccia Gnecchi, insegnante di lingue nei liceo cittadini. Mâcon, prima città gemella, è un Comune di oltre 35.000 abitanti. Il fiume Saona passa nel territorio municipale e, con un tracciato di quasi 500 chilometri arriva a Lione.
Delegazione lecchese a Macon; si riconoscono il sindaco Puccio, gli assessori Agostoni e Sangregorio
Emilio Sangregorio e Mariuccia Gnecchi durante una riunione per i gemellaggi
Delegazione lecchese a Macon; si riconoscono il sindaco Puccio, gli assessori Agostoni e Sangregorio
Nelle giornate dei primi incontri di gemellaggio di ormai cinquant’anni or sono con Mâcon, c’è da ricordare, nelle celebrazioni religiose e non solo in quelle, l’attività preziosa di interprete di don Emilio Ferrario, giovane coadiutore di San Nicolò, da poco giunto a Lecco dopo essere stato insegnante di francese nel seminario minore di Masnago. E’, purtroppo, già deceduto, mentre ricopriva, con il titolo di monsignore, l’importante incarico di economo del seminario teologico maggiore Pio XI di Venegono.
Il sindaco Lorenzo Bodega durante un incontro con i Comuni gemelli nella sala del Consiglio Comunale di Lecco
Le foto che pubblichiamo si riferiscono a gemellaggi nell’arco del mezzo secolo trascorso, in particolare con i primi incontri con la delegazione francese di Macon.
A.B.