Lecco: il 25 i bersaglieri in festa, corteo e cerimonia
I bersaglieri lecchesi festeggiano domenica 25 settembre il 95° di fondazione della locale sezione Aminto Carretto dei fanti piumati e il 25° della fanfara Guglielmo Colombo. La manifestazione avrà inizio con il raduno dei partecipanti intorno alle 9.30 presso il monumento ai Caduti, dove, alla presenza delle maggiori autorità della provincia e della città, verrà deposta una corona d’alloro e si procederà alla cerimonia dell’alzabandiera sui pennoni. Muoverà, quindi, il corteo con due fanfare: la Guglielmo Colombo di Lecco e la Tramonti-Crosta di Lonate Pozzolo, in provincia di Varese.
Il corteo raggiungerà piazza Garibaldi, dove avrà luogo la cerimonia ufficiale di commemorazione degli storici anniversari; verranno eseguiti gli inni più cari della tradizione patriottica e dei fanti piumati, dopodiché ci sarà il saluto del presidente lecchese Piergiuseppe Mapelli.
Lecco rinnova domenica una radicata tradizione con i bersaglieri, che ha visto momenti particolarmente importanti e significativi con i grandi raduni regionali, che hanno avuto inizio nel 1955 e nel 1960, alla presenza del cappellano militare super decorato mons. Edoardo Gilardi, originario di San Giovanni: sulla casa natale c’è una lapide che ricorda la sua nobilissima figura, anche di fondatore della Casa del Cieco di Civate, il paese dove è sepolto.
Il corteo raggiungerà piazza Garibaldi, dove avrà luogo la cerimonia ufficiale di commemorazione degli storici anniversari; verranno eseguiti gli inni più cari della tradizione patriottica e dei fanti piumati, dopodiché ci sarà il saluto del presidente lecchese Piergiuseppe Mapelli.
Lecco rinnova domenica una radicata tradizione con i bersaglieri, che ha visto momenti particolarmente importanti e significativi con i grandi raduni regionali, che hanno avuto inizio nel 1955 e nel 1960, alla presenza del cappellano militare super decorato mons. Edoardo Gilardi, originario di San Giovanni: sulla casa natale c’è una lapide che ricorda la sua nobilissima figura, anche di fondatore della Casa del Cieco di Civate, il paese dove è sepolto.