Lecco: al lavoro nelle Marche, i volontari della PC (sezione ANA) ai funerali delle vittime dell'alluvione

Che la loro "spedizione" sarebbe stata densa di forti emozioni lo si poteva immaginare. Ma gli Alpini, come aveva sottolineato soltanto martedì il presidente Marco Magni, non si tirano mai indietro, ci sono sempre quando c'è bisogno di loro. Non solo spalare il fango, non solo ridare una parvenza di normalità a zone completamente devastate dalla furia dell'acqua: i volontari della Protezione Civile di Lecco - Sezione ANA che nei giorni scorsi sono partiti alla volta di Pianello di Ostra (Ancona), "epicentro" delle aree alluvionate, hanno avuto anche un altro compito tristemente gravoso in queste ore di impegno solidale nel centro Italia, ovvero quello di partecipare in divisa ai funerali di quattro delle undici vittime finora accertate - Andrea e Giuseppe Tisba, padre e figlio, Diego Chiappetti e Ferdinando Olivi - svolti ieri nel campo sportivo della piccola frazione affollato da cittadini e autorità civili, politiche e militari tra cui il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli.


In primo piano i volontari lecchesi in divisa (foto ANSA)

Un paio di loro - cappello con la penna nera in testa e giubba gialla addosso - sono stati anche immortalati dai fotografi delle agenzie di stampa nazionali, finendo su tutti i maggiori quotidiani e portali web, nel portare a spalla il feretro di una delle vittime, al termine della funzione religiosa celebrata dal vescovo di Senigallia Franco Manenti, che nella sua omelia ha parlato di "una precisa richiesta rivolta agli amministratori di ogni livello perché finalmente intraprendano un'incisiva e tempestiva azione di messa in sicurezza del territorio, perché non accada ancora che l'acqua, bene prezioso e fonte di vita, porti morte e devastazione nelle nostre case".
Un momento comprensibilmente colmo di dolore e lacrime, mentre a poca distanza soccorritori e forze dell'ordine sono ancora impegnati nelle ricerche del piccolo Mattia Luconi, 8 anni, disperso da quasi sei giorni dopo essere stato travolto dalla piena del Nevola, così come della 56enne Brunella Chiù, di cui finora è stata ritrovata solo l'auto. Ore di attesa da un lato e di lavoro dall'altro, insomma, con i volontari di Lecco pronti a fare ancora la propria parte, almeno fino a sabato, per spalare il fango "armati" di badili e carriole, con l'assistenza da remoto del coordinatore Giuseppe Dajelli, nonché per assistere per quanto possibile la popolazione locale, anche solo con piccoli gesti di vicinanza. A loro e tanti colleghi, senza dubbio, arriverà il "grazie" sincero della gente delle Marche.
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