Lecco: in 92 a Cattolica per i Giochi di LiberEtà con lo Spi Cgil
Lecchesi protagonisti a Cattolica della 28esima edizione dei Giochi di LiberEtà, evento conclusivo di un progetto annuale di inclusione sociale organizzato dallo Spi Cgil che coinvolge sedi sindacali, Auser, centri anziani, case di riposo, assessorati ai Servizi sociali e numerosi sodalizi che si occupano di disabilità.
Lo Spi di Lecco ha portato quest’anno a Cattolica anche quattro ragazzi disabili, in collaborazione con le associazioni La Goccia di Lecco, Oltretutto di Malgrate, la Casa dei Ragazzi di Olgiate Molgora e il Centro Diurno Disabili Retesalute di Merate, per momenti ludici, culturali e di aggregazione con altri giovani fragili provenienti da tutta la Lombardia.
I Giochi di LiberEtà sono stati occasione anche per una riflessione sull'attuale situazione politica e sociale. Un convegno dal titolo “Noi non siamo indifferenti" alla presenza di personalità della politica e di un economista, ha consentito di approfondire temi legati alle emergenze del momento a cominciare dalla guerra e dagli aumenti dei costi dell’energia. La manifestazione si è conclusa con la cena di gala, organizzata con la cooperativa dei pescatori dell’Adriatico, cui hanno preso parte circa 900 persone.
“Siamo davvero molto soddisfatti – spiega Luigia Valsecchi, segreteria dello Spi Cgil Lecco –. Abbiamo riempito due pullman, un fatto che evidenzia la crescente voglia di socialità dei nostri anziani. Abbiamo vissuto insieme momenti felici, quello che ci voleva dopo i difficili anni della pandemia. Abbiamo già in cantiere altre iniziative culturali e di svago, la prima sarà una gita a Trieste. Ma sarà un autunno importante anche dal punto di vista sindacale, inizieranno infatti le assemblee di base preparatorie al congresso nazionale della CGIL, con tanti temi importanti sul tavolo”.
Soddisfatta anche Pinuccia Cogliardi, segretario generale SPI, che anche quest’anno ha partecipato ai giochi di Cattolica e li definisce “un’occasione importante per stare con la nostra gente”.
In 92 dalla nostra provincia, numero senza precedenti, hanno raggiunto per 5 o 7 giorni la località balneare romagnola per confrontarsi con gli anziani degli altri territori lombardi in attività ludico-sportive come il gioco delle bocce, carte, tennis, pesca, ballo, la scrittura creativa, la fotografia e la pittura. L’obiettivo è come sempre quello di superare il progressivo isolamento che il più delle volte colpisce quelle persone che, uscite dal mondo del lavoro ma ancora desiderose di essere utili, vogliono utilizzare il proprio tempo libero in modo virtuoso. Esigenza particolarmente sentita dopo che gli anni della pandemia hanno ulteriormente ridotto, se non azzerato, i contatti sociali e le occasioni per stare insieme. Gli anziani lecchesi hanno conquistato un buon bottino di medaglie, con vittorie nella briscola a coppie, nella dama e nel tennis. Un premio anche nella letteratura.
I Giochi di LiberEtà sono stati occasione anche per una riflessione sull'attuale situazione politica e sociale. Un convegno dal titolo “Noi non siamo indifferenti" alla presenza di personalità della politica e di un economista, ha consentito di approfondire temi legati alle emergenze del momento a cominciare dalla guerra e dagli aumenti dei costi dell’energia. La manifestazione si è conclusa con la cena di gala, organizzata con la cooperativa dei pescatori dell’Adriatico, cui hanno preso parte circa 900 persone.
“Siamo davvero molto soddisfatti – spiega Luigia Valsecchi, segreteria dello Spi Cgil Lecco –. Abbiamo riempito due pullman, un fatto che evidenzia la crescente voglia di socialità dei nostri anziani. Abbiamo vissuto insieme momenti felici, quello che ci voleva dopo i difficili anni della pandemia. Abbiamo già in cantiere altre iniziative culturali e di svago, la prima sarà una gita a Trieste. Ma sarà un autunno importante anche dal punto di vista sindacale, inizieranno infatti le assemblee di base preparatorie al congresso nazionale della CGIL, con tanti temi importanti sul tavolo”.
Soddisfatta anche Pinuccia Cogliardi, segretario generale SPI, che anche quest’anno ha partecipato ai giochi di Cattolica e li definisce “un’occasione importante per stare con la nostra gente”.