Esino: madre e figlio soggiornano in hotel per un mese e mezzo senza poi pagare
Una vacanza indimenticabile. Ma... per gli albergatori. Rimarrà impresso a lungo nella memoria dei titolari di una struttura ricettiva di Esino il soggiorno di due ospiti, arrivati in hotel nei primissimi giorni di luglio e rimasti poi fino a ferragosto. Il motivo? La coppia, insospettabile, se ne è andata, dopo aver pernottato in pensione completa nel pieno della stagione estiva per oltre un mese e mezzo, senza aver saldato il conto. Un bel danno.
Come raccontano dall'albergo, tutto ha inizio con una prenotazione per un soggiorno di tre giorni. Si presentano ad Esino un donna di 81 anni e un ragazzo – introdotto come il figlio – classe 1974, in carrozzina. I due si fermano ben oltre il tempo stabilito in prima battuta, rinnovando la locazione della stanza fino al 15 d'agosto quando la struttura, essendo già al completo, si vede costretta a dire no alla richiesta di allungare ulteriormente la permanenza.
Arriva così il momento di pagare il conto: la coppia assicura la copertura delle spese con un bonifico bancario. Pensando madre e ragazzo in buona fede, l'albergatore avrebbe pazientato salvo poi, con il passare dei giorni senza ottenere l'accredito, iniziare a pensare di essere stato “fregato”, presentandosi così ai Carabinieri della Stazione di Bellano per sporgere querela. Ad oggi il pagamento non è ancora avvenuto. Nel mentre, altre strutture sarebbero state visitate allo stesso modo dalla coppia. Due segnalazioni arrivano infatti dalla Valtellina. Anche in questo caso sono state fatte le relative denunce, relativamente a soggiorni di durata più breve, nella “Bassa” e poi a ridosso del capoluogo. Un paio di notti qua, un paio di notti la. Senza mai metter mano al portafogli. Con l'allerta ora diffuso anche sui social per evitare ad altri albergatori la stessa brutta sorpresa.
Come raccontano dall'albergo, tutto ha inizio con una prenotazione per un soggiorno di tre giorni. Si presentano ad Esino un donna di 81 anni e un ragazzo – introdotto come il figlio – classe 1974, in carrozzina. I due si fermano ben oltre il tempo stabilito in prima battuta, rinnovando la locazione della stanza fino al 15 d'agosto quando la struttura, essendo già al completo, si vede costretta a dire no alla richiesta di allungare ulteriormente la permanenza.
Arriva così il momento di pagare il conto: la coppia assicura la copertura delle spese con un bonifico bancario. Pensando madre e ragazzo in buona fede, l'albergatore avrebbe pazientato salvo poi, con il passare dei giorni senza ottenere l'accredito, iniziare a pensare di essere stato “fregato”, presentandosi così ai Carabinieri della Stazione di Bellano per sporgere querela. Ad oggi il pagamento non è ancora avvenuto. Nel mentre, altre strutture sarebbero state visitate allo stesso modo dalla coppia. Due segnalazioni arrivano infatti dalla Valtellina. Anche in questo caso sono state fatte le relative denunce, relativamente a soggiorni di durata più breve, nella “Bassa” e poi a ridosso del capoluogo. Un paio di notti qua, un paio di notti la. Senza mai metter mano al portafogli. Con l'allerta ora diffuso anche sui social per evitare ad altri albergatori la stessa brutta sorpresa.