In viaggio a tempo indeterminato/247: taarof o non taarof?

"Taarof", una delle usanze più strane che io abbia mai sentito.
Più di un rituale, più di una gentilezza, più di un gioco di ruoli.
Il taarof è alla base della cultura iraniana ma, ad essere sinceri, ancora devo ben capire come interpretarlo.
"Da dove venite?"
"Italia"
"Ah che bello! Perché non venite a casa mia per un tè?"
Ecco, ci sono il 99,9% delle possibilità che questo invito sia taarof e l'interlocutore si aspetti un rifiuto come risposta.
Una sorta di invito "proforma" che viene fatto senza la reale intenzione di portare a termine l'offerta.
Lo so, è strano.
Ogni volta che succede (e capita anche 3/4 volte al giorno) il mio primo pensiero è "perché me lo hai chiesto se non volevi davvero invitarmi?".

Ma in Iran non fare taarof è considerato scortese.
Come è considerato poco elegante accettare .
Il taarof è una sorta di recita cortese che può andare avanti per svariati minuti, finché uno dei due non si arrende.
Viene fatto per mostrare ospitalità, gentilezza e rispetto verso qualcuno che non si conosce.
Riconoscere il taarof per gli stranieri non è sempre semplice, ma è importante imparare in fretta se non si vogliono fare brutte figure in Iran.
L'esempio di taarof che ho riportato prima può sembrare un po' strano e a tratti surreale.
Il fatto che uno sconosciuto ti inviti a casa sua dopo due minuti di conversazione può creare qualche sospetto e viene naturale pensare di rifiutare.
Ci sono, però, altre circostanze in cui il taarof  è decisamente meno evidente.
Va precisata una cosa che rende la situazione ancora più complicata. Non tutte le volte che si riceve un invito si tratta di un "falso invito". Ci sono casi in cui la.proposta è reale e sincera.
Ma facciamo un gioco.
Ora elencherò alcune situazioni che ci sono realmente successe, vediamo chi indovina se è taarof e quindi si deve rifiutare, oppure se si tratta di un vero gesto di gentilezza disinteressata.

VIDEO:


1) IL TAXI
Saliamo su un taxi e concordiamo con l'autista la tariffa per la nostra destinazione 30.000 toman, cioè 1€.
Oltre a rimanere stupiti dal fatto che una corsa in taxi di 20 minuti possa costare meno di un caffè, il tassista fa qualcosa di ancora più sconvolgente.
All'arrivo, rifiuta di prendere i soldi.
È taarof quindi dobbiamo insistere? Oppure è davvero gentile e ci vuole offrire la corsa perché siamo simpatici?

2) I BIGNÈ
Entriamo in una pasticceria attirati da dei bignè ripieni di panna.
Biscotti, baklava, fette di torta al cioccolato, pasticcini ripieni di crema... Potremmo stare ore a perderci tra tutta quella dolcezza.
Il proprietario del negozio ci osserva curioso da dietro la cassa.
Poi gli indichiamo due bignè, gli stessi che ci avevano attirato all'inizio.
Lui ce li mette in un piattino e noi ci sediamo a un tavolino per gustarceli.
Mentre affondiamo i denti nella panna, ci porta al tavolo due bicchieri di tè, ci chiede da dove veniamo, quali città abbiamo visitato, nomina "Roberto Baggio", ci fa domande in farsi che non capiamo.
Il tempo vola e arriva il momento di andarcene.
Quando andiamo alla cassa a pagare, il gentile signore rifiuta i soldi.
Noi insistiamo, lui rifiuta.
Noi insistiamo, lui rifiuta.
Noi insistiamo, lui rifiuta.
È taarof quindi dobbiamo provare ancora o ci vuole davvero offrire quei buonissimi bignè?

3) LA FRUTTA
In Iran, siamo spesso ospiti a casa delle persone del posto e ci capita che ci portino da amici o parenti.
Un ragazzo, Hadi, decide di farci conoscere dei suoi amici iraniani che hanno vissuto in Germania. Quando arriviamo nella bella ed elegante casa, sul tavolo troviamo un enorme vassoio di frutta fresca e ciotoline piene di mandorle, pistacchi e arachidi.
La padrona di casa ci indica quel tripudio colorato e invitante facendoci segno di servirci.
Osserviamo il comportamento di Hadi. Lui sorride, ringrazia e poi rifiuta.
La signora insiste e lui, pacatamente, rifiuta di nuovo.
La stessa situazione si ripete per tre volte.
Poi la padrona di casa si rivolge a noi, prende un piatto, lo riempie di fette di melone e pistacchi non tostati e ce lo appoggia davanti.
Noi accettiamo e mangiamo.
Era taarof e dovevamo rifiutare o voleva davvero offrirci la frutta?

Le risposte al quiz "taarof o non taarof" nell'articolo della prossima settimana.
No, scherzo.
Prima di svelare se le 3 situazioni fossero o meno taarof, una precisazione è d'obbligo.
L'Iran è il Paese più ospitale dove abbiamo mai viaggiato.
Ce ne rendiamo conto ogni volta che proviamo a fare autostop e si fermano così tante auto da formare una coda al lato della strada.
Oppure quando ci basta mandare un messaggio e dopo 5 minuti troviamo qualcuno che ci apre la porta di casa e ci offre un letto o un tappeto per dormire.
Credo che un'esperienza di viaggio come quella che abbiamo scelto di fare sarebbe molto complicata, se non impossibile, in moltissimi altri Paesi del mondo.
Le persone che abbiamo incontrato finora ci hanno fatto entrare nelle loro vite come se fossimo amici di vecchia data, facendoci sentire sempre i benvenuti.
Forse è per questo che qui esiste il taarof perché la gentilezza è alla base di tutto.
Ora le risposte del quiz.
1) IL TAXI: Sì era taarof. Infatti ci è bastato insistere una sola volta perché il tassista accettasse il denaro.
È visto in malo modo accettare i soldi alla prima occasione perché sinonimo di avidità e attaccamento al denaro. Per questo il tassista ha rifiutato in prima battuta, ma era previsto che pagassimo la corsa.
2) I BIGNÈ: Qui la risposta è molto più complessa. Noi abbiamo insistito, 5/6 volte prima di chiedere direttamente al pasticcere "taarof??". Sorpreso dal fatto che conoscessimo questa usanza, lui si è messo a ridere e ci ha assicurato che non era taarof e voleva davvero offrirci quei deliziosi bignè.
Ci ha anche chiamato "hazizi" che significa "che carini!".
3) LA FRUTTA: Sì, anche offrire di tutto agli ospiti rientra nella categoria del taarof. In questo caso, però, accettare non è un errore se poi si ringrazia ripetutamente la padrona di casa.
O almeno, questo è quello che abbiamo capito noi... Perché, sinceramente, ancora questa questione del taarof non è che ci sia sempre ben chiara!
Angela (e Paolo)
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.