Lecco: le sprangate alla vetrina non sono prevedibili. Ma temi complessi non hanno risposte semplici
Ci sono fatti che non si possono prevedere: uno che di punto in bianco prende a sprangate una vetrina, nessuno lo può sapere. Chiunque che non sia in malafede sa che è così.
E poi ci sono azioni importanti e necessarie, come lo sgombero effettuato ieri mattina all’alba alla Piccola che, dopo quello analogo del novembre scorso, serve a restituire la necessaria dignità a luoghi altrimenti degradati e a persone da accompagnare. O ancora, il sequestro di locali da parte della Questura o le ordinanze anti bivacco firmate quest’estate che, grazie all’azione congiunta di Polizia Locale e Forze dell’Ordine, hanno riportato serenità in centro.
Ma lo voglio dire chiaramente: temi così complessi non hanno risposte semplici. La repressione dell’illegalità deve sempre abbinarsi a prevenzione e accompagnamento sociale. Le tre cose non possono funzionare separatamente. Altrimenti un problema che solo apparentemente risolviamo in un punto della città, riappare inevitabilmente in un altro; quelle persone ai margini, se non vengono reinserite in percorsi di recupero e di lavoro, risultano esposte a maggior rischio criminalità. E ancora, i criminali, gli spacciatori e i violenti, approfittano proprio dei soggetti più deboli e di chi non ha nulla da perdere per sostenere i propri affari illeciti nella nostra città. Lo ripeto: chi vende facili soluzioni a buon mercato vede solo una parte del problema.
Il Comune di Lecco, per quanto di propria competenza, sta agendo e lavorerà ancora di più, analizzando le differenti situazioni e approntando gli interventi più idonei per modalità e tempi.
Per esempio? Innanzitutto stanno per partire i lavori di riqualificazione delle aree più critiche della città (ex tribunale e Piccola) necessarie per rigenerare i luoghi e consegnare nuovi spazi alla comunità. Allo stesso tempo aumentiamo il monitoraggio costante del territorio con l'installazione di 8 telecamere nei parchi e di una telecamera mobile in dotazione alla Polizia Locale, che vanno ad aggiungersi alle 156 telecamere già istallate in città. Stanno poi proseguendo i pattugliamenti del progetto “Stazioni sicure”, estendendo il perimetro a via Volta e piazza Diaz. Ma accanto a questo abbiamo una specializzata equipedistrada che avvicina, orienta e accompagna tutti i giorni le persone fragili, problematiche e con dipendenze verso i percorsi più idonei. Altro tema, e con altri strumenti, infine quello del lavoro che stiamo portando avanti con quegli adolescenti esposti all’intramontabile fascino dell’ “eroe cattivo” che oggi veste i suoi panni nelle baby gang.
Ecco, senza sottovalutazioni ma con l'attenzione e l'impegno necessari, il Comune c'è e fa la sua parte. Per una Lecco che si senta sicura, per una convivenza civile nella nostra città.
Il sindaco Mauro Gattinoni