Mazzate alle vetrine, botte, bivacchi, baby gang, droga e alcol: è questo che vogliamo per la città di Lecco?
Filippo Boscagli
Lecco sembra subire la drammatica trasformazione delle città americane in cui il degrado, il disagio e la violenza hanno preso possesso del centro cittadino spingendo chi può permetterselo a creare nuovi centri nelle periferie.
È questo che vogliamo per la nostra città? Eppure di fronte a qualche piccola pezza messa ogni tanto (es. questa mattina la retata con Forze dell’Ordine per ripulire la Piccola) non c’è alcun approccio serio al problema.
Manca ad oggi un massiccio intervento educativo per evitare che i ragazzi, non solo ormai quelli più a rischio, si perdano già a 14 anni. Investendo nella scuola, nel sostegno alle famiglie, nell’associazionismo, nello sport, negli educatori di strada, nella "comunità educante", prima che sia troppo tardi per loro e per la città.
Risulta decisamente carente anche l’aspetto di prevenzione e repressione degli episodi di violenza in città, che troppo spesso viene banalizzato in “percezione” di insicurezza quando i fatti sembrano dimostrare che c’è qualcosa in più della semplice percezione. Non è tollerabile aver paura a girare per Lecco, nelle sue piazze e parcheggi.
È necessario che l’amministrazione aumenti il coinvolgimento su questi temi dell’Osservatorio di Pubblica Sicurezza, prima che Lecco invece che diventare città turistica diventi una città invivibile.
Filippo Boscagli