Detentori di armi: obbligo di presentazione di un certificato
Nel corso della riunione del Comitato provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduta questa mattina dal Prefetto di Lecco Sergio Pomponio, sono state condivise le modalità di verifica dello stato di attuazione dell'art. 38 TULPS, che nel 2018 è stato riscritto prevedendo che i detentori di armi privi di qualunque titolo autorizzatorio ("meri detentori") sono tenuti a portare ogni cinque anni all'Ufficio di Pubblica Sicurezza un certificato medico legale che attesti il possesso dei prescritti requisiti psico–fisici. Allora era stato stabilito che la "prima presentazione" dovesse avvenire entro la data del 14 settembre 2019, una tempistica poi venuta a cadere a ridosso dell'inizio della dichiarazione dello stato di emergenza, che è cessato lo scorso 30 giugno.
Alla luce di ciò, i detentori di armi che non abbiano ancora presentato la certificazione sono tenuti a farlo tempestivamente, rivolgendosi all'Ufficio PASI della Questura, se residenti a Lecco, o presso i Comandi territoriali dell'Arma dei Carabinieri. Nel caso in cui ciò non venga fatto, il Prefetto può vietare la detenzione delle strumentazioni denunciate. L'indicazione non si applica ai soggetti abilitati a portare le armi sulla base di disposizioni di legge.
Alla luce di ciò, i detentori di armi che non abbiano ancora presentato la certificazione sono tenuti a farlo tempestivamente, rivolgendosi all'Ufficio PASI della Questura, se residenti a Lecco, o presso i Comandi territoriali dell'Arma dei Carabinieri. Nel caso in cui ciò non venga fatto, il Prefetto può vietare la detenzione delle strumentazioni denunciate. L'indicazione non si applica ai soggetti abilitati a portare le armi sulla base di disposizioni di legge.