Carenza di dottori: estate con la 'guardia' a singhiozzo. In 2 mesi, via 10 medici di base
Anche la salute ormai, in questo fine estate pre-chiamata alle urne, è diventata merce elettorale. Mentre lo stesso movimento in cui milita l'ex pallavolista-candidato che solo un paio di giorni fa ha proposto di tagliare i fondi alla sanità per investire nello sport quest'oggi mette in circolo locandine per affermare di credere nell'eliminazione del test d'ingresso alla facoltà di medicina, sul territorio prosegue l'anemia di camici bianchi con i bandi indetti anche dalla nostra ASST non deserti solo per la partecipazione di specializzandi, "precettati" già all'ultimo se non al penultimo anno di formazione. Ne sa qualcosa, solo per fare un esempio, l'Ostetricia e Ginecologia dell'Ospedale di Merate (qui l'articolo) ma gli esempi si sprecano, tra posizioni scoperte e servizi esternalizzati (a caro prezzo).
Non che sul territorio vada meglio. Sabato 20 e domenica 21 agosto, dalle 8 del mattino alle 20 della sera, un capoluogo come Lecco è rimasto senza servizio di continuità assistenziale. Gli utenti che necessitavano della guardia medica sono stati "dirottati" su Calolzio e Oggiono, in puzzle (senza tutte le tessere) che nello stesso fine settimana ha coinvolto anche la postazione di Casatenovo (rimasta chiusa entrambi i giorni dalle 20 alle 8, vicariata il sabato da Calolzio e Oggiono e la domenica da Merate); quella di Introbio (scoperta dalle 20 del sabato alle 20 della domenica, con gli utenti invitati a portarsi a Premana); quella di Mandello (senza turnista la notte di domenica, con Colico a far da supplente) e quella di Merate (sprovvista di personale sempre la notte tra sabato e domenica, in contemporanea con Casatenovo, rimbalzando dunque le richieste su Calolzio e Oggiono, uniche alternative, in Brianza al Pronto Soccorso).
Solo nel weekend appena trascorso (27 e 28 agosto) non sono rimasti, nel lecchese, "buchi" nel servizio, dopo un'estate, invece di pedine mancanti a rotazione sulla scacchiera. Il tutto mentre prosegue l'emorragia (fisiologica visto che chi lascia è quasi sempre arrivato al traguardo della pensione) anche tra i medici di base e pediatri di famiglia. Tra giugno e luglio, ATS della Brianza, competente per Lecco e Monza, ha registrato ben 24 cessazione del rapporto di professionisti convenzionati a tempo indeterminato. 10 nella nostra provincia. Il turn over ha interessato, a giugno, Alma Maria Piazza (ambulatorio a Bulciago-Nibionno), Carla Ferrario (Valmadrera-Malgrate), Marco Bonfanti (Cernusco-Montevecchia-Osnago) e Pilar Nannini (Costa Masnaga). A luglio, invece, Giovanni Passoni e Marco Realini (entrambi con studio nell'ambito di Olginate-Valgreghentino), Gigliola Biondelli (Colico), Silvia Capanna (Missaglia), Paolo Lovotti (Dervio, Dorio e Valvarrone) e Nicola Galloro (Vercurago). Nominati in alcuni casi i sostituti, in altri "agli assistiti sono invitati a procedere alla scelta di un nuovo Medico di medicina generale, operante nell'ambito territoriale di riferimento, avente disponibilità di posti".
A.M.