A due mesi dall'avvio dello screening per l'epatite C, l'ASST di Lecco ancora svetta per test effettuati
A Lecco la prevenzione... piace. Se la provincia primeggia a livello nazionale quanto a dosi di vaccino anticovid somministrate rispetto alla popolazione, l'ASST non è da meno nel panorama lombardo anche per test di screening già effettuati nell'ambito della campagna promossa per l'eradicazione dell'epatite C.
Lo avevamo già raccontato qualche settimana fa (QUI) ed ora, a distanza di poco più di due mesi dall'avvio dei lavori, lo attesta, con una nota, anche la Direzione Generale Welfare della Regione: su 43.313 test eseguiti nelle strutture sanitarie lombarde, ben 4.159 sono ascrivibili all'ASST di Lecco che si lascia dunque alle spalle realtà ben più grosse e con un bacino d'utenza potenziale ben più corposo. Seguono infatti l'ASST Bergamo Est con 3.568 e l'ASST Bergamo Ovest con 3.044 mentre l'area metropolitana all'ultimo rilevamento conta "solo" 8.558 screening complessivi sul totale delle proprie strutture, con il numero più alto raggiunto dall'ASST Nord Milano (2.278), seguita dall'ASST di Lodi (1.482) e dal Nigurda (1.122).
A livello lombardo, sulla base dei dati analizzati al 1° agosto, il 68% dei soggetti aderenti alla campagna è di genere femminile. Il test viene offerto gratuitamente a tutti i soggetti nati tra il 1969 e il 1989 che sono ricoverati o accedono presso i punti prelievi di tutte le ASST/IRCCS pubbliche e delle strutture private aderenti (tra queste ultime a Lecco figura la Casa di Talamoni, con 25 campioni di sangue processati)."Circa l'1% delle persone testate - ha commentato la vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti - sono risultate positive al virus dell'epatite e adesso potranno essere avviate a un tempestivo percorso di cura. La prevenzione è al centro dei programmi sanitari di Regione Lombardia ed è fondamentale per assicurare il mantenimento di una buona salute dei suoi cittadini".
L'epatite C cronica da HCV è un'infezione che non dà sintomi, ma è la principale causa di cirrosi e cancro al fegato in Italia. In Lombardia si stimano circa 150.000 casi. Molti di questi però non sono diagnosticati. Far emergere il sommerso il primo scopo della campagna finanziata dalla Regione. Anche perché oggi sono disponibili cure con farmaci che, somministrati per via orale per 8-12 settimane, portano alla guarigione in oltre il 95% dei casi.
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