Prorogato il contratto al gestore del Bione, per Lecco Merita di più 'non ci resta che piangere'
Una buona notizia? Non per l'opposizione, con Lecco merita di più che accoglie la novità ("scontata"), giudicandola "non solo è una sconfitta per tutta l’amministrazione” ma “anche e soprattutto una pessima notizia per tutti i lecchesi che si troveranno ancora per due anni un centro sportivo inadeguato in condizioni inaccettabili per un capoluogo di provincia”. Un giudizio netto quello di dei consiglieri Emilio Minuzzo, Simone Brigatti e Gianni Caravia. “Dopo aver sbandierato un anno fa la presenza di 4 soggetti interessati al “project financing”, per mesi l’assessore Torri ha evitato di rispondere alle nostre domande in consiglio comunale parlando di 3 possibili vie (project, nuovo bando e per ultima rinnovo della gestione) quando sapevamo tutti che l’unica strada possibile fosse proprio quella oggi percorsa. Sarebbe inoltre interessante capire (e sarà nostra premura chiedere nelle sedi opportune) a quali condizioni economiche sia stato convinto nuovamente a rimanere un gestore che già un anno fa voleva lasciare il Bione: purtroppo come sempre la notizia finisce prima sui giornali facendo trapelare solo quello che fa comodo comunicare alla città, dimenticandosi una parte fondamentale ossia quanto costi (nuovamente) ai lecchesi mantenere in vita un centro sportivo in queste condizioni. Quale è il futuro del Bione? Fino a pochi mesi fa doveva esserlo una mirabolante “club house” mentre negli spogliatoi e nel campo di pallavolo pioveva letteralmente all’interno; poi siamo passati dal project financing che doveva essere la panacea di tutti i mali... per finire dove? Dove eravamo esattamente 2 anni fa dopo le elezioni con solo due differenze: un centro sportivo due anni più vecchio e le tasche del comune più povere di centinaia di migliaia di euro. Se questo è il famoso cambio di passo promesso da due anni... come direbbero Benigni e Troisi “non ci resta che piangere”!".