Lecco: ricordi di Santa Marta, quando c'era la Confraternita
Ritorna con molti ricordi per i lecchesi del “centro” la ricorrenza di Santa Marta. Un tempo tale nome accompagnava la contrada dell’attuale via Mascari, dove si affaccia, appunto, la chiesetta di Santa Marta, nel tratto compreso oggi tra via Bovara e via del Pozzo. Sotto il portichetto i Confratelli del Santissimo Sacramento distribuivano i popolari e caratteristici michini, piccole forme di pane lavorato, cotto senza lievito, a cui un’antica tradizione popolare attribuisce “poteri” quasi miracolosi.
Santa Marta ai tempi della confraternita
Entrando nel minuscolo cortile laterale di Santa Marta, salendo lungo la scala esterna con il porticato, si raggiunge il locale dove ebbe sede la cancelleria della “veneranda Confraternita”, che era ben visibile nelle processioni più solenni di Lecco, grazie ai suoi componenti che si distinguevano per la mantellina rossa con veste bianca e cingolo ai fianchi. Le consorelle portavano un velo nero e una medaglia. Nei cortei ritenuti maggiori, come quello del Corpus Domini, i confratelli sfilavano con due stendardi ricamati in seta e oro. Il primo rappresentava il Santissimo con San Nicola e Santo Stefano, patroni della città; sull’altro lato c’era la Madonna del Rosario, con San Carlo e San Domenico. Il Santissimo era al centro di un secondo stendardo con Sant’Antonio e San Materno; l’altra facciata era dedicata all'Immacolata.
Un confratello con l'abito delle processioni solenni
Per entrare nella Confraternita bisognava avere almeno 15 anni e presentare regolare domanda. Nell’ultima domenica di gennaio, o nella prima di febbraio, i Confratelli si riunivano presso Santa Marta per eleggere il nuovo priore. Il loro elenco era conservato presso la cancelleria: corre dal 1795 al 1943. Il primo nome è quello di Giambattista Monti, l’ultimo di Alfredo Galimberti; il priore risulta, però, regolarmente nominato consultando il registro dei verbali dell’assemblea, sino al 1959, quando si parla di Celestino Colombo, classe 1928, residente in via Leonardo da Vinci. Al momento della cessazione dell’attività la Confraternita di Lecco era regolata dalle nuove norme entrate in vigore il 21 febbraio 1902 con il cardinale Andrea Ferrari, arcivescovo di Milano. L’ultimo addetto alla segreteria della Confraternita e alla conservazione del relativo materiale d’archivio è stato Lorenzo Rusconi, classe 1910, scomparso nel 2000.
A.B.