Il 'decalogo del bagnante' del Codacons, con appello ai sindaci
Anche il Codacons interviene dopo la tragica scomparsa di Leo Vimal, lo studente indiano "inghiottito" dal Lago nel pomeriggio di domenica a Bellano. "Non è un caso isolato perché tre giorni fa è scomparso, sempre nelle acque del Lario, un turista tedesco il cui corpo non è ancora stato ritrovato" sottolineano dall'associazione, parlando altresì di "numeri agghiaccianti, che sottolineano la pericolosità della balneazione e che riportano all'attenzione comune la necessità del rispetto del decalogo del bagnante". Snocciolate dunque 10 regole:
1) valutare le capacità natatorie in relazione alle condizioni climatiche (temperature, onde, vento), alle correnti e alle altezze (in caso di tuffo);
2) mai avventurarsi da soli lontano dalla riva;
3) prestare attenzione all'escursione termica all'ingresso in acqua;
4) non entrare in acqua se non in perfette condizioni di salute;
5) attendere tre ore dai pasti;
6) non forzare le proprie prestazioni fisiche;
7) non tuffarsi da mezzi di navigazione sia fermi che in movimento;
8) non avventurarsi in apnee e prestare attenzione all'iperventilazione;
9) non arrampicarsi sulle scogliere;
10) nuotare nelle apposite aree riservate ai bagnanti (se vi sono) e in ogni caso mantenersi a distanza di sicurezza dai natanti.
Il Codacons, poi, per garantire la sicurezza nei mesi estivi, chiede ai Sindaci dei comuni attigui al Lago, l'emanazione di ordinanze urgenti per tutelare i cittadini meno avvezzi alla balneazione. "Ogni bacino idrico può nascondere un pericolo se sottovalutato - commenta il Presidente Marco Donzelli - La stagione estiva e la vacanza non sono una scusa per dimenticare le regole di sicurezza. E' opportuno nominare un responsabile comunale addetto alla sorveglianza dei punti più pericolosi per i bagnanti e aumentare la cartellonistica richiamante i pericoli, soprattutto nelle zone in cui si sono verificati in precedenza eventi spiacevoli".
1) valutare le capacità natatorie in relazione alle condizioni climatiche (temperature, onde, vento), alle correnti e alle altezze (in caso di tuffo);
2) mai avventurarsi da soli lontano dalla riva;
3) prestare attenzione all'escursione termica all'ingresso in acqua;
4) non entrare in acqua se non in perfette condizioni di salute;
5) attendere tre ore dai pasti;
6) non forzare le proprie prestazioni fisiche;
7) non tuffarsi da mezzi di navigazione sia fermi che in movimento;
8) non avventurarsi in apnee e prestare attenzione all'iperventilazione;
9) non arrampicarsi sulle scogliere;
10) nuotare nelle apposite aree riservate ai bagnanti (se vi sono) e in ogni caso mantenersi a distanza di sicurezza dai natanti.
Il Codacons, poi, per garantire la sicurezza nei mesi estivi, chiede ai Sindaci dei comuni attigui al Lago, l'emanazione di ordinanze urgenti per tutelare i cittadini meno avvezzi alla balneazione. "Ogni bacino idrico può nascondere un pericolo se sottovalutato - commenta il Presidente Marco Donzelli - La stagione estiva e la vacanza non sono una scusa per dimenticare le regole di sicurezza. E' opportuno nominare un responsabile comunale addetto alla sorveglianza dei punti più pericolosi per i bagnanti e aumentare la cartellonistica richiamante i pericoli, soprattutto nelle zone in cui si sono verificati in precedenza eventi spiacevoli".
