Lecco: ad una settimana dalla tragedia, trovato nelle acque del Garda il corpo di Alessandro Redaelli
Alessandro Redaelli
Ora quantomeno famiglia e amici hanno un corpo da piangere. Ad una settimana dall'improvvisa morte di Alessandro Redaelli, il Garda ne ha restituito la salma.
Nella tarda mattinata odierna, a Desenzano, nella zona del basso lago, è stato trovato il cadavere del papà di soli 41 anni, originario di Laorca, non riemperso dopo un tuffo, domenica scorsa. Erano circa le 15.30. Dopo aver postato su Facebook una serie di fotografie spensierate che lo ritraevano - come in altre occasioni - felice in barca con la compagna Sabrina, i loro due figlioletti - uno ancora piccolissimo - ed il cane, l'uomo si era concesso un bagno rinfrescante, al largo di Rivoltella. Qualcosa era andato però evidentemente storto. Un malore improvviso o chissà che altro: Alessandro, da qualche anno residente a Peschiera del Garda, già dirigente della Gilardoni Raggi X di Mandello, conosciuto e apprezzato nel lecchese anche per la passione per la musica che lo aveva portato ad essere dj, non era più riemerso, annegando di fatto davanti agli occhi dei suoi famigliari. Una tragedia. Con il dolore acuito ulteriormente da quel corpo inghiottito dal Lago e rimasto celato per ben sette giorni, nonostante tutti gli sforzi messi in campo fin da subito dapprima dai soccorritori - allertati dalla compagna, ritrovatasi sola in barca con i due bimbi - e poi dalle unità specializzate nelle ricerche, dotate anche della strumentazione tecnologiche necessarie per scandagliare a fondo il Garda. Oggi il recupero della salma, mentre sempre nel Garda ma nella zona di Limone, da venerdì è scomparso un altro papà. Si tratta del 52enne Aran Chada, finito sott'acqua nel tentantivo di soccorrere il figlio di 14 anni.