I sindacati: già 5 morti sul lavoro nel 2022, serve un nuovo approccio alla sicurezza
Solo qualche mese dopo dell’ultimo infortunio mortale avvenuto nel nostro Territorio, ancora una volta ci troviamo davanti all’ennesima tragedia.
Cojocaru Ion, lavoratore edile di 58 anni, ieri ha perso la vita durante lo svolgimento del proprio lavoro ad Introbio. I nostri Rappresentanti della Sicurezza Territoriali sono accorsi in cantiere subito dopo la tragica notizia, cercando di comprendere meglio quanto fosse accaduto, ma al momento la dinamica resta ancora da accertare.
Dall’inizio del 2022, una lunga scia di sangue nel nostro Territorio, ha portato ad avere il triste risultato di 5 vittime sul lavoro, una tragedia infinita che a prescindere dalle cause di ognuna, ha portato uomini, giovani e padri di famiglia a non far ritorno alle proprie case dopo essere andati semplicemente a guadagnare il pane per vivere.
Quella dei morti sul lavoro, specie nel settore edilizio, è una vera e propria piaga sociale cui si può rimediare solo attraverso una vera e propria inversione di tendenza che ha alla base un nuovo approccio alla sicurezza da parte delle imprese, che deve essere vista come un investimento e non come un costo.
I Segretari di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil del Territorio di Lecco, Ivan Altomare, Roberto Scotti e Veronica Versace ritengono sia necessario diffondere la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro attraverso una formazione permanente nonché individuare migliori strategie di collaborazione e sinergia tra i diversi soggetti dedicati, altrimenti continueremo ad aggiornare la lunga lista delle cosiddette morti bianche. Specie nell’edilizia, settore più esposto a questo rischio proprio per la fatica insita nel lavoro stesso.
Le Segreterie di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil di Lecco nell’attesa che le forze dell’ordine facciano chiarezza su quanto avvenuto a Introbio, si stringono al dolore della famiglia e si rendono sin da ora disponibili per qualsiasi tipo di assistenza.
Cojocaru Ion, lavoratore edile di 58 anni, ieri ha perso la vita durante lo svolgimento del proprio lavoro ad Introbio. I nostri Rappresentanti della Sicurezza Territoriali sono accorsi in cantiere subito dopo la tragica notizia, cercando di comprendere meglio quanto fosse accaduto, ma al momento la dinamica resta ancora da accertare.
Dall’inizio del 2022, una lunga scia di sangue nel nostro Territorio, ha portato ad avere il triste risultato di 5 vittime sul lavoro, una tragedia infinita che a prescindere dalle cause di ognuna, ha portato uomini, giovani e padri di famiglia a non far ritorno alle proprie case dopo essere andati semplicemente a guadagnare il pane per vivere.
Quella dei morti sul lavoro, specie nel settore edilizio, è una vera e propria piaga sociale cui si può rimediare solo attraverso una vera e propria inversione di tendenza che ha alla base un nuovo approccio alla sicurezza da parte delle imprese, che deve essere vista come un investimento e non come un costo.
I Segretari di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil del Territorio di Lecco, Ivan Altomare, Roberto Scotti e Veronica Versace ritengono sia necessario diffondere la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro attraverso una formazione permanente nonché individuare migliori strategie di collaborazione e sinergia tra i diversi soggetti dedicati, altrimenti continueremo ad aggiornare la lunga lista delle cosiddette morti bianche. Specie nell’edilizia, settore più esposto a questo rischio proprio per la fatica insita nel lavoro stesso.
Le Segreterie di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil di Lecco nell’attesa che le forze dell’ordine facciano chiarezza su quanto avvenuto a Introbio, si stringono al dolore della famiglia e si rendono sin da ora disponibili per qualsiasi tipo di assistenza.
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