BMX: Bicimania Quota 20 Garlate all'Europeo con quattro rider
Dessel, nella regione belga delle Fiandre, ha ospitato quest’anno il campionato europeo assoluto di BMX con quasi 1.800 iscritti totali, un bel numero per un evento così importante. Non poteva mancare Bicimania Quota 20: la “delegazione” scesa in pista con la maglia garlatese era composta da Martino Caslini (boys 12 anni) e Alex Gilardi (boys 13), che ha corso sia in BMX che fra i Cruiser. A loro va il merito di aver rappresentato la squadra. Ma c’erano anche, per meriti sportivi, Matteo Bravi (boys 15), con la maglia verde della rappresentativa lombarda, e Marco Radaelli (man under 23) convocato dalla Nazionale azzurra. I rider garlatesi hanno ottenuto risultati confortanti, ma non del tutto soddisfacenti, in linea con quelli dei corridori italiani in generale, per i quali l’assoluto 2022 ha fornito esiti inferiori alle attese con pochissime finali A conquistate e un solo podio.
Martino Caslini è stato il rider che ha meglio sfruttato il suo potenziale e ha raggiunto le semifinali, chiuse al settimo posto, un bel risultato che potrà ancora essere migliorato in futuro grazie all’esperienza che sta accumulando nella partecipazione alle gare internazionali. Le manche sono state superate agevolmente, e il passaggio ai quarti e alla semifinale non è mai stato in pericolo. In quest'ultima fase, però, Martino non è riuscito a partire benissimo, e così sulla prima linea è rimasto invischiato in mezzo al gruppo e non ha avuto modo di recuperare.
L’obiettivo di Matteo Bravi, invece, era quello di raggiungere i quarti, mancati di due posizioni in quanto è arrivato sesto agli ottavi. L’impressione è che Matteo non si sia trovato a suo agio sulla pista belga, in particolare sulla terza e quarta linea in cui era in affanno. Anche per lui la nota positiva per il suo bagaglio personale sta piuttosto nell’esperienza di vita con i compagni della rappresentativa lombarda.
Martino Caslini con il coach Andrea Radaelli
Anche Marco Radaelli non ha espresso tutto il suo potenziale e purtroppo non è riuscito a “sintonizzarsi” bene con la pista. Ha raggiunto la semifinale nella quale è stato costretto a partire su una corsia esterna; arrivato all’ultima curva, a un soffio dalla quarta posizione, è caduto nel tentativo di recuperare terreno e ciò gli ha precluso qualsiasi speranza di arrivare fra i primi otto. Il risultato in sé non è disprezzabile, in relazione anche a quelli degli altri italiani under 23, ma in assoluto sembra che Marco non lo abbia gradito.