Il 10 torna il 'Check-Up' del San Martino, antica tradizione
Torna il “Check-Up” del monte San Martino, un appuntamento classico dell’estate lecchese. Sarà il 10 luglio, come vuole la tradizione nella seconda domenica del mese, organizzato dal gruppo Monte Medale di Rancio e di Laorca, con Salvatore Brusadelli e 117 Penne Nere, anche nel ricordo di Giannino Mauri e di Silvano Panzeri, indimenticabili animatori e dirigenti dell’ANA.
La cronoscalata al San Martino è quasi un’arrampicata lungo un muro, perchè tale appare in alcuni tratti il sentiero che lascia le ultime case di Rancio alto e punta verso la cappelletta bianca. Terminare la prova in tempo discreto è garanzia di buone condizioni di salute, con cuore, polmoni e gambe in regola. Il tracciato supera i 2 chilometri e 350 metri, con 400 di dislivello: è tutto in salita, salvo qualche tratto di respiro dopo la cappelletta bianca, belvedere panoramico su Lecco, tra lago e monti. Da qui la fatica del Check-Up si allunga verso la baita Riccardo Piazza che gli Alpini del Medale hanno attrezzato in particolare a struttura festiva e anche infrasettimanale per i gitanti.
Nell’estate 1984 aveva fatto un check-up “fuori programma” il cardinale di Milano Carlo Maria Martini, salendo in un giorno feriale di giugno, spruzzato anche da momenti di pioggia: raggiunse la baita sul San Martino per incontrare ragazzi e giovani dell’oratorio feriale. Era presente anche l’allora sindaco di Lecco Paolo Mauri. Un raduno che fu anche occasione di visitare la restaurata chiesetta, attigua al rifugio.
Il programma di domenica 10 luglio prevede dalle 7.30 alle 10 iscrizione e partenza da via Quarto per la salita cronometrata al San Martino, alle 11 la Messa per tutti i partecipanti, e a seguire l’aperitivo offerto dagli Alpini del gruppo Monte Medale che ricordano i 70 anni di fondazione. Era, infatti, il 1952 quando alla trattoria Tasselli di Rancio, in via Mazzucconi, veniva costituito il nuovo gruppo di Penne Nere. Erano presenti il capitano Renzo Gilardi, presidente dei combattenti e reduci, e 35 Alpini in congedo della vallata del Gerenzone. La neonata "formazione" vedeva come primo responsabile Giovanni Cendali e segretario Sebastiano Durelli. La serata si era conclusa accompagnata da canti e brindisi sinceri, mentre gli “scarponi” si davano appuntamento alle prime iniziative, tra le quali vi sarà negli anni anche l’invio di campane in isole lontane dell’Asia per una comunità missionaria del PIME.
La cronoscalata al San Martino è quasi un’arrampicata lungo un muro, perchè tale appare in alcuni tratti il sentiero che lascia le ultime case di Rancio alto e punta verso la cappelletta bianca. Terminare la prova in tempo discreto è garanzia di buone condizioni di salute, con cuore, polmoni e gambe in regola. Il tracciato supera i 2 chilometri e 350 metri, con 400 di dislivello: è tutto in salita, salvo qualche tratto di respiro dopo la cappelletta bianca, belvedere panoramico su Lecco, tra lago e monti. Da qui la fatica del Check-Up si allunga verso la baita Riccardo Piazza che gli Alpini del Medale hanno attrezzato in particolare a struttura festiva e anche infrasettimanale per i gitanti.
Nell’estate 1984 aveva fatto un check-up “fuori programma” il cardinale di Milano Carlo Maria Martini, salendo in un giorno feriale di giugno, spruzzato anche da momenti di pioggia: raggiunse la baita sul San Martino per incontrare ragazzi e giovani dell’oratorio feriale. Era presente anche l’allora sindaco di Lecco Paolo Mauri. Un raduno che fu anche occasione di visitare la restaurata chiesetta, attigua al rifugio.
Il programma di domenica 10 luglio prevede dalle 7.30 alle 10 iscrizione e partenza da via Quarto per la salita cronometrata al San Martino, alle 11 la Messa per tutti i partecipanti, e a seguire l’aperitivo offerto dagli Alpini del gruppo Monte Medale che ricordano i 70 anni di fondazione. Era, infatti, il 1952 quando alla trattoria Tasselli di Rancio, in via Mazzucconi, veniva costituito il nuovo gruppo di Penne Nere. Erano presenti il capitano Renzo Gilardi, presidente dei combattenti e reduci, e 35 Alpini in congedo della vallata del Gerenzone. La neonata "formazione" vedeva come primo responsabile Giovanni Cendali e segretario Sebastiano Durelli. La serata si era conclusa accompagnata da canti e brindisi sinceri, mentre gli “scarponi” si davano appuntamento alle prime iniziative, tra le quali vi sarà negli anni anche l’invio di campane in isole lontane dell’Asia per una comunità missionaria del PIME.