Lecco: insulti su FB ad un avvocato sotto un post politico, assolto 'perchè il fatto non è previsto come reato'
Il Giudice Paolo Salvatore
Il giudice Paolo Salvatore ha però pronunciato sentenza d'assoluzione nei confronti dell'uomo, non presente personalmente in Aula. “Perché il fatto non è previsto come reato”.
Tecnico ma interessante il perché, che potrebbe tornare utile ad altri. In pratica, come spiegato poi, dal dr. Salvatore dando sommaria lettura delle motivazioni, i post ritenuti lesivi dal querelante sono stati scritti sì in una conversazione pubblica ma di fatto nel corso di un botta e risposta, con scambi tra i due. E' venuto meno dunque il requisito dell'assenza della "vittima", presupposto del reato insieme all'offesa alla reputazione e alla presenza di almeno due persone. Pur a distanza, l'avvocato marchigiano ha, per il giudice, percepito direttamente l'addebito diffamatorio e avrebbe potuto “difendersi”. Pur in un “forum” su Facebook se reato è stato, si è trattato della vecchia “ingiuria” ora depenalizzata e punita “solo” sul piano civile, con una sanzione pecuniaria. Da qui la chiusura della causa penale, sancita dal giudice, con un'assoluzione. E una – indiretta – tirata d'orecchi alla Procura.
A.M.