Legambiente, Goletta dei Laghi: nel lecchese analizzati 6 punti, 4 sono (fortemente) inquinati

Anche quest'anno è tornata a fare tappa nel lecchese "Goletta dei Laghi", la campagna estiva di Legambiente che da quasi due decenni si occupa di individuare le principali criticità che minacciano la salute dei bacini lacustri italiani e i loro preziosi ecosistemi.



Sei i punti del nostro territorio dove il 29 giugno scorso sono stati effettuati i campionamenti dell'acqua, tre dei quali sono risultati "fortemente inquinati", ovvero con una concentrazione di batteri oltre le 1.000 unità: si tratta delle foci del torrente Valle dei Mulini a Bellano, che lo scorso anno era stato definito "inquinato", dell'Esino a Perledo e del Meria a Mandello, che dodici mesi fa erano rientrati nei limiti della norma; etichettato come "inquinato", invece, lo sbocco del canale Borgofrancone a Colico, mentre non si sono rilevate particolari criticità per quanto concerne il Gallavesa a Vercurago (fortemente in secca, tanto che il team di tecnici e volontari ha dovuto effettuare il prelievo del campione in un punto più vicino al lago) e la foce del Bione a Lecco.


A illustrare i dati presso la sala consiliare di Palazzo Bovara è stata questa mattina Laura Bevacqua, che ha spiegato come il monitoraggio riguardi sostanzialmente la presenza di batteri che derivano dalla non ottimale depurazione delle acque o da scarichi illegali.


Laura Bevacqua

"La situazione non è molto diversa rispetto agli ultimi anni, se non per l'evidente problema della siccità che può aver influenzato i risultati, seppur in maniera marginale, perché alcuni campioni avevano una maggiore concentrazione dal punto di vista microbiologico" ha spiegato la portavoce di Goletta dei Laghi. "Con questa campagna non vogliamo mai sostituirci agli enti preposti, ma piuttosto offrire un'istantanea di un determinato momento che può essere significativa per poi capire se è possibile modificare in meglio la situazione a monte del problema, legato appunto alla depurazione. La Goletta, inoltre, è strettamente legata al progetto "Life Blue Lakes", che punta a monitorare la presenza di plastica nelle acque e soprattutto a sensibilizzare la cittadinanza sul tema".


Valentina Minazzi

"Anche quest'anno la situazione della sponda orientale del Lario non è particolarmente positiva, sono molti i punti critici" ha aggiunto Valentina Minazzi, vice presidente di Legambiente Lombardia. "Ciò anche a dispetto del fatto che spesso i torrenti presso i quali facciamo i campionamenti siano secchi e non contribuiscano quindi all'apporto diretto di scarichi. Possiamo forse pensare che la siccità abbia contribuito a ridurre la diluizione e a concentrare di più gli inquinanti, ma questa ipotesi non ci può rassicurare. Anzi. Proprio questa condizione ci conferma ancor di più la necessità di accelerare gli interventi e l'attenzione verso le nostre acque".


Costanza Panella

"A Colico l'ultimo tratto del torrente Inganna si è presentato asciutto. È risultato inquinato, invece, malgrado la presenza diffusa per un lungo tratto delle ninfee con la loro azione di fitodepurazione, il prelievo alla foce del canale Borgofrancone che raccoglie lo scarico del depuratore, da tempo considerato insufficiente e oggetto di un ampliamento i cui lavori sono in corso" ha poi rilevato Costanza Panella, presidente del Circolo di Legambiente Lario Sponda Orientale. "La foce del torrente a lato della spiaggia di Oro, nel Comune di Bellano, ha confermato l'andamento alterno ed è risultata fortemente inquinata. Si rende quindi necessaria una verifica degli scarichi domestici a monte. Sul confine tra Perledo e Varenna il prelievo nel lago (l'Esino alla foce si è presentato asciutto), e a Mandello del Lario quello nella foce della Meria, sono risultati fortemente inquinati, confermando l'andamento alterno degli ultimi dieci anni, con una frequenza negativa maggiore per il primo. Notizie migliori per il capoluogo: il Bione, che nel 2014 era risultato fortemente inquinato, quest'anno è risultato nei limiti, così come il Gallavesa per due volte di seguito".


Renata Zuffi

Presente al momento odierno anche l'assessore all'Ambiente del Comune di Lecco Renata Zuffi. "Sono contenta che si proceda con questo tipo di monitoraggio, ancor più in una zona come quella del Bione dove stiamo lavorando per una profonda riqualificazione" ha sostenuto. "Si tratta di un tema emergenziale, l'attenzione va tenuta alta anche perché l'acqua sta diventando un bene sempre più prezioso e importante".


Marco Bonaiti

"Quello della depurazione è un argomento fondamentale per il nostro Consiglio appena insediato" ha sottolineato infine Marco Bonaiti, neo eletto presidente dell'Ambito di Lecco. "La volontà comune di ATO e Lario Reti Holding è quella di investire per risolvere queste criticità: c'è sempre stata, ma sono problemi che non si risolvono in un giorno". "A livello provinciale - ha poi precisato Matteo Grazioli - abbiamo 28 depuratori, tutti sottoposti a campionamenti regolari, manuali e automatici, a monte del fiume. Anche l'ARPA è molto attenta su questo fronte, con controlli a sorpresa e programmati. Sappiamo quindi in tempo reale se ci sono problemi, perché le verifiche vengono effettuate nell'arco di tutto l'anno.
Per visualizzare la mappa interattiva del monitoraggio di Goletta dei Laghi, con i punti di campionamento e i risultati delle analisi, CLICCA QUI.
B.P.
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