Lecco: dopo due anni torna la cena della fraternità universale nel rione di Chiuso
"Sapienza divina è l'origine da cui deriva il diritto alla libertà di credo e alla libertà di essere diversi" recita il Documento sulla Fratellanza Umana firmato il 4 febbraio 2019 da Papa Francesco e l'Imam Al-Tayyeb. Documento che ha ispirato la cena della fraternità universale, organizzata la sera del 1° luglio nel rione di Chiuso da centro Assalam, Casa sul Pozzo, Cpia Fabrizio De Andrè e Comunità pastorale Beato Serafino. Passeggiando per via Don Carlo Gottifredi ci si poteva imbattere in una fedele rappresentazione dei contenuti di quel documento.
Da sinistra Don Mario, Doretta Panzeri (presidente associazione comunità di via Gaggio, Don Davide (prevosto di Lecco),
Don Andrea (parroco di Malgrate), padre Angelo Cupini, Usama El Santawy (Imam Centro Assalam), Renato Cazzaniga
(preside Cpia Fabrizio de André) e Don Ottavio Villa (parroco comunità pastorale Beato Serafino)
Lunghe file di tavoli pieni fino all'ultimo posto disponibile di persone diverse per cultura e religione, un gruppo di volontari altrettanto diversi tra loro pronti per servire la cena. Tutti riuniti insieme come fratelli, uno scenario che brillava di luce propria mentre il sole tramontava. La luce di quell'integrazione tra popoli che dà vita ad una società più ricca e più aperta. La gioia nell'aria era papabile. "In questi ultimi due anni con la Casa sul pozzo, il Cpia e le altre realtà che circondano questo nostro ambiente abbiamo continuato a lavorare e a pensare a come vediamo il futuro per i nostri giovani" ha sottolineato con fierezza Usama El Santawy, imam del centro Assalam. "Vediamo che quando una cerca di fare il bene poi questo bene in un modo o nell'altro ritorna, per esempio in questi eventi. Penso che ognuno di noi uscirà da questa serata migliore e più ricco grazie all'incontro con persone nuove. In questi tempi duri, vogliamo vedere il mondo con gli occhi di chi vede le cose belle e cerca di affrontare qualsiasi ostacolo in fratellanza, pace e amore" ha concluso l'imam tra gli applausi.
Usama El Santawy
Doretta Panzeri
Renato Cazzaniga
Applausi che si sono prolungati mentre si avvicinava al microfono con passo sicuro una signora piena d'energia. "Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato alla buona riuscita di questa iniziativa. Il mio augurio è che ogni persona sia abitata dalla nostalgia dell'umanità dell'altro. Mi sembra il primo passo per aprire tra tutti una relazione nuova nell'ascolto, nel confronto, nello scambio con spirito di gratuità. I giovani hanno molto bisogno di vedere una simile testimonianza negli adulti" ha sostenuto nel suo saluto Doretta Panzeri, presidente dell'associazione comunità di via Gaggio.
È arrivato quindi il turno di Renato Cazzaniga. "Noi crediamo tanto in ciò che facciamo. L'istruzione degli adulti è una grande opportunità per ciascuno di noi, me compreso, perché nel mondo in cui viviamo bisogna sempre continuare ad imparare. Ma soprattutto è una grande soddisfazione vedere come adulti che decidono di mettersi in gioco grazie alla formazione riescano a raggiungere degli obbiettivi. Obbiettivi importanti, in grado di dare un senso al loro progetto di vita" ha raccontato il preside del Cpia Fabrizio De André mentre dalla cucina iniziavano ad emergere deliziosi profumi di ravioli e cous cous.
Padre Angelo Cupini
Don Ottavio Villa
Alice Bettinelli
"Noi siamo fedeli a quei segni che il Signore mette a piene mani dentro la nostra storia. La grande opera di padre Angelo è uno di questi segni e per questo lo ringrazio" è stata la conclusione di don Ottavio Villa, parroco della comunità pastorale del Beato Serafino. Padre Angelo Cupini, l'anima della serata, circondato dall'affetto di tutti i presenti che rivolgevano un saluto entusiasta al suo passaggio. "Lo sguardo di questo incontro è il dialogo tra due grandi religioni, quella cristiana e quella mussulmana. La strada permette che le nostre differenze si incontrino e diventino stimolo per superare le nostre difficoltà. Non siate isole, sfruttate questo tempo per conoscervi" sono state le parole del responsabile della Casa sul pozzo.
Sembrava tutto pronto dare il via alla cena quando padre Angelo ha chiesto ad una giovane signora di rosa vestita di avvicinarsi al microfono. "Vi leggerò una poesia di Rumi, famoso autore mussulmano" ha annunciato Alice Bettinelli, catturando subito l'attenzione di tutti i presenti. "Se ami, abbandona le astuzie. Trasforma te stesso in un folle, entra nel cuore del fuoco. Diventa falena". Il silenzio in via Don Carlo Gottifredi era totale. "Sette volte detergi il tuo cuore da tutto quell'odio funesto per accogliere il vin d'amore. Diventa una coppa". Parole - manifesto per chi è dalla parte dell'integrazione e della fratellanza contro l'odio e la discriminazione. "Quando parli, t'aggiri sui tetti sfiorando soltanto le mura. Abbandona i discorsi, entra in casa. Diventa silenzio." Applausi scroscianti. Mentre queste parole si adagiavano nel cuore dei presenti, i volontari, perfettamente organizzati, si sono messi all'opera. Era arrivata finalmente l'ora della cena. Tutti insieme, come fratelli.
Andrea Besati