C'è qualcosa che si è rotto in città e rimettere assieme i cocci sarà molto difficile e complicato. Vediamo una città spaccata, divisa che rischia di frantumarsi su ogni cosa. Una situazione che non è ancora fuori controllo ma potrebbe diventarlo molto presto. Risse continue non solo in centro città, una chiesetta data alle fiamme, un arcipelago di disagio sociale che sta allargando i propri confini e che fatica a ricevere risposte convincenti , le tensioni tra amministrazione e sodalizi impegnati sul fronte della formazione, dirigenti comunali affermati che scappano a gambe levate dichiarando che è venuto meno il rapporto fiduciario con Sindaco e Giunta , la mancanza di una vera strategia ancor prima che politica di relazione, insomma uno scenario che se non è ancora allarmante va preso in seria considerazione. Qui non si tratta di essere critici con chi governa la città, ma di aprire (e far aprire) gli occhi raccontando la realtà per come si manifesta senza edulcorarla. Non possiamo permetterci il lusso di una comunità divisa e lacerata , non è il tempo ne il momento per giocare a braccio di ferro: chi non lo capisce è solo un irresponsabile!
Non si può passare da una Amministrazione che concertava tutto ad una che non riesce a parlare nemmeno con tutti i suoi consiglieri di maggioranza e che esclude sistematicamente e volutamente le minoranze da un serio confronto democratico. Sembra che abbiano deciso di rintanarsi dentro il bunker immaginando una guerra che è tale perché combattuta solo nelle loro teste, contro tutti.
Non si parla con i consiglieri di minoranza, Provincia e Regione sono nemici perché di un altro colore politico, quello che è stato lasciato in eredità dalla precedente amministrazione Amministrazione Giunta deve essere per forza affossato; insomma vere e proprie dichiarazioni di guerra che non ci portano da nessuna parte se non a sbattere presto contro un muro. C'è ancora spazio per cambiare rotta, se non il passo, ma prima di tutto bisogna saper ascoltare i consigli giusti.
Rinaldo Zanini per il direttivo di Appello per Lecco