Renato Dell'Oro 17° su 250 allo SwissMan Triathlon
Ottima prestazione per Renato Dell'Oro, in gara nello Swissman triathlon, gara extreme con distanze uguali a quelle di un IronMan, vale a dire 3,8 km a nuoto, 180 in bicicletta e 42 a piedi. A rendere il tutto più complicato sono state le pendenze. Basti pensare che nella frazione ciclistica sono stati toccati i passi Gottardo, Furka e Grimsel, mentre quella podistica proponeva un dislivello di 1500 metri.
Insomma, una vera e propria faticata, che il nostro portacolori ha completato in 14h20' assicurandosi il 17° posto generale su un totale di 250 partecipanti e risultando il miglior italiano. «La gara è dura - commenta Renato -, ma la vera incognita è il meteo. Un po' di pioggia ad Ascona, dove ci sono le palme, può essere bufera di neve sui passi alpini e la gara diventa epica». La buona sorte ha però sorriso ai partecipanti: «Fortunatamente è stata una giornata dal meteo quasi perfetto. Ero pronto a tutto dopo la difficile esperienza di Icon 2019 e sapevo come affrontare il meteo avverso, ma avevo più voglia di divertirmi senza questo tipo di problemi».
Risultato finale più che positivo: «Sono contento, aspettavo questa gara da tre anni e negli ultimi due mesi mi sono messo di impegno per fare una frazione in bici decorosa senza andare in affanno. Ho avuto una crisi nella corsa, ma può starci, l'importante è gestirla bene». Infine, un paio di ringraziamenti speciali: «Grazie al mio grande amico Paolo Carminati che mi ha fatto da angelo custode, dandomi un grande aiuto psicologico nei momenti più duri. Un ringraziamento speciale anche alla 3Life perché quando ho iniziato a fare triathlon non sapevo nuotare e poi sono arrivato a completare 10 triathlon lunghi grazie a loro».
Insomma, una vera e propria faticata, che il nostro portacolori ha completato in 14h20' assicurandosi il 17° posto generale su un totale di 250 partecipanti e risultando il miglior italiano. «La gara è dura - commenta Renato -, ma la vera incognita è il meteo. Un po' di pioggia ad Ascona, dove ci sono le palme, può essere bufera di neve sui passi alpini e la gara diventa epica». La buona sorte ha però sorriso ai partecipanti: «Fortunatamente è stata una giornata dal meteo quasi perfetto. Ero pronto a tutto dopo la difficile esperienza di Icon 2019 e sapevo come affrontare il meteo avverso, ma avevo più voglia di divertirmi senza questo tipo di problemi».
Risultato finale più che positivo: «Sono contento, aspettavo questa gara da tre anni e negli ultimi due mesi mi sono messo di impegno per fare una frazione in bici decorosa senza andare in affanno. Ho avuto una crisi nella corsa, ma può starci, l'importante è gestirla bene». Infine, un paio di ringraziamenti speciali: «Grazie al mio grande amico Paolo Carminati che mi ha fatto da angelo custode, dandomi un grande aiuto psicologico nei momenti più duri. Un ringraziamento speciale anche alla 3Life perché quando ho iniziato a fare triathlon non sapevo nuotare e poi sono arrivato a completare 10 triathlon lunghi grazie a loro».