Manzoni: bilancio dei primi tre mesi dell’hospice 'Resegone'. 10 posti occupati al 93%, 72 ricoveri, degenza media 7 giorni
A poco più di tre mesi dall’apertura si può tracciare un primo bilancio del servizio offerto dall’Hospice Resegone. La struttura inaugurata il 4 marzo e resa operativa il 7 dispone di 10 posti in altrettante stanze singole, con spazi riservati ai parenti, in un ambiente confortevole, delicato, che infonde un senso di rilassatezza e di pace. Le camere sono moderne, dotate di televisore e di "Alexa" che si attiva su indicazione del degente, soddisfandone le richieste.
Dal 7 marzo al 21 giugno sono stati ospitati al Resegone 72 malati, con un numero massimo di ricoveri/die pari a 4 e una proiezione annua di circa 250 ricoveri totali.L’indice di occupazione dei posti letto è risultato pari al 93%, anche in considerazione dell'apertura per step.
Di questi 72 malati, 61 sono deceduti e 3 sono stati trasferiti presso altre strutture di degenza.
La degenza mediana è risultata pari a una settimana; circa il 26% dei malati è deceduto entro 4 giorni dal ricovero, con ciò confermando che l’Hospice “Resegone” risponde ad una migliore gestione della fase di fine vita, nell’ambito di un ricovero ordinario per il quale non è prevedibile un percorso nelle strutture extra ospedaliere della Rete Locale di Cure Palliative.
L’età media dei malati al momento del ricovero è risultata pari a 75 anni.
Oltre ai malati ricoverati per progressione di una malattia oncologica di base, si è confermata la significativa apertura al ricovero in Hospice per malati affetti da malattie croniche progressive non tumorali, o in cui la diagnosi oncologica era accompagnata da altre comorbidità, cioè la coesistenza di più patologie diverse in uno stesso soggetto, che hanno determinato il ricovero nelle degenze dell’area medica dell’Ospedale Manzoni.
Soddisfatto dell’iniziativa il direttore generale dell’ASST Lecco Paolo Favini: “I dati confermano che la nuova unità di offerta risponde tempestivamente ai bisogni di cure palliative in fase avanzata, non determinando una riduzione di ricoveri presso l’altro hospice della rete, infatti, per quanto riguarda il territorio di residenza dei malati ricoverati, l’82% dei malati ammessi in Hospice risiedeva sul territorio dell’area di Lecco/Bellano; dei restanti, solo il 4% dei malati (tutti deceduti entro 4 giorni dal ricovero) risiedeva nell’area meratese. Da quanto sopra riportato si conferma un pieno raggiungimento, in questa fase di avvio, degli obiettivi identificati nella fase di progettazione di un Hospice posizionato all’interno di una struttura ospedaliera per acuti”.