Lecco: nel gruppo dei Ragni cinque nuovi Maglioni Rossi
I soci dei Ragni, riuniti in assemblea plenaria lo scorso mercoledì 15 giugno, hanno votato l'ammissione nel celebre gruppo alpinistico lecchese di cinque nuovi membri. A vestire il Maglione Rosso, simbolo del sodalizio, sono la ventenne lecchese Anna Aldé, il trentenne chiavennasco Simone Manzi, il trentunenne Giacomo Regallo, originario della Brianza e oggi residente in Valtellina, e il ventisettenne varesino Marco Zanchetta, da poco trasferitosi in Val di Mello. Mario Burini di Calolzio, classe 1936, è stato invece ammesso nel sodalizio con la qualifica di socio onorario.
Con la sua entrata nei Ragni Anna Aldé consolida una tradizione di famiglia. Suo padre Carlo, infatti, è un pilastro del gruppo e protagonista di alcune fra le più belle imprese dei Ragni negli anni '80, come la prima salita dello spigolo del Cerro Murallon. Anna ha conosciuto la scalata proprio grazie a lui, e la sua passione è cresciuta frequentando la palestra di arrampicata gestita dal gruppo. Sin da giovanissima si è dedicata all'attività agonistica, raggiungendo ottimi risultati in ambito nazionale, con diversi podi ai Campionati Italiani giovanili e la partecipazione ad Europei e Mondiali. Negli anni più recenti si è dedicata all'arrampicata su roccia, in particolare al bouldering (la scalata sui massi), salendo passaggi fino al grado 8a. Ancor più del livello decisamente alto già raggiunto (a soli 20 anni) quello che colpisce è il suo immenso amore per la scalata e la sua energia contagiosa, capace di coinvolgere e motivare chi le sta attorno.
Simone Manzi frequenta la montagna fin da ragazzino e ha deciso di farne la sua professione, oltre che la passione di una vita. Da poco, infatti, è divenuto Aspirante Guida Alpina. Fra i nuovi ammessi nel gruppo il suo è sicuramente il profilo più completo. Ha ripetuto molti itinerari classici di ghiaccio e misto in alta montagna, grandi vie di roccia del Monte Bianco, delle Alpi Centrali e delle Dolomiti, e ha un'ottima esperienza nella scalata su cascate di ghiaccio. Il suo amore per le vette di casa, quelle del Masino e della Bregaglia, lo ha portato a ripetere e valorizzare, con opere di riattrezzatura rispettose della roccia e del valore storico degli itinerari, alcune delle vie che hanno segnato le tappe della scalata moderna sulle grandi pareti del Badile.
Giacomo Regallo è uno dei ragazzi cresciuti alpinisticamente partecipando all'Academy dei Ragni, l'iniziativa che il gruppo negli anni scorsi ha dedicato alla formazione dei giovani talenti. Ben presto ha messo a frutto gli insegnamenti appresi ripetendo diverse vie lunghe su roccia di alto livello, soprattutto fra le montagne del Masino, dedicandosi all'apertura di nuovi itinerari e a progetti di chiodatura di falesie e sviluppo di nuove aree per il bouldering, attività nelle quali ha messo in evidenza la sua predisposizione alla collaborazione e al lavoro di squadra, qualità preziosa per un gruppo come quello dei Ragni.
Mario Burini, infine, è uno dei più illustri rappresentanti della tradizione alpinistica lecchese. Il suo carattere schivo e la sua modestia non lo hanno reso celebre al di fuori degli ambienti locali, ma basta un'occhiata al suo impressionante curriculum per comprenderne la tempra e il valore. Membro del Club Alpino Accademico Italiano, fra gli anni '60 e '70 si è distinto per la realizzazione, soprattutto nelle Dolomiti, di salite considerate ai massimi livelli per l'epoca. Fra le tante sono sicuramente da menzionare la prima ripetizione del Diedro Nord e della via Livanos alla Brenta Alta, la seconda della via Rovereto al Campanile Basso e la prima invernale della Oppio al Croz dell'Altissimo.
"Mi complimento e do il benvenuto a tutti i cinque nuovi Ragni - commenta il presidente del sodalizio Luca Schiera -. I quattro giovani scalatori che oggi vestono il Maglione Rosso sono amici con cui molti di noi hanno già avuto modo di condividere bei momenti di scalata e di cui abbiamo potuto conoscere il carattere e le potenzialità. Sono sicuro che l'entrata nel gruppo potrà essere per loro l'opportunità per guardare verso nuovi orizzonti e realizzare tanti sogni e obiettivi, e che potrà essere un contributo prezioso per tutti. Un pensiero particolare lo voglio dedicare al grande Mario Burini: siamo onorati di averlo con noi. La sua presenza rafforzerà ulteriormente quel trasferimento di esperienze e quel legame fra le generazioni che è da sempre la forza dei Ragni e rappresenta una risorsa e un patrimonio per tutto l'ambiente alpinistico del nostro territorio".