Simba La Rue
Rapper lecchese nei guai. Ma questa volta no, non è Baby Gang. A far parlare di sé non per la sua musica ma per un episodio di cronaca nera a questo giro è Simba La Rue, un nome che, probabilmente, ai più, specie se non appassionati di trap, dirà poco nulla. Eppure il suo ultimo EP, Crimi, è stato pubblicato a maggio per Warner, casa discografica tra le più celebri. 20 anni, all'anagrafe Mohamed Lamine Saida, l'artista è stato accoltellato la scorsa notte, poco prima delle 3, a Treviolo in provincia di Bergamo, mentre riaccompagnava la fidanzata a casa. Origini tunisine, cresciuto tra Francia e Italia, residente a Lecco, dopo aver parcheggiato l'auto in via Aldo Moro, il giovanotto - per quanto è stato possibile apprendere - sarebbe stato raggiunto da un giovane armato di coltello che gli avrebbe teso un vero e proprio agguato. Pur avendo tentato di difendersi, Simba La Rue è stato raggiunto da alcuni fendenti, venendo poi soccorso in codice rosso. Portato all'Ospedale Papa Giovanni XXIII, non sarebbe comunque, fortunatamente, in pericolo di vita. L'aggressione al 20enne è avvenuta pochi giorni dopo quella patita da un altro rapper, Baby La Touche, al secolo Amine Amagour, marocchino di Padova, classe 2003, in pessimi rapporti - almeno stando alle "provocazioni" reciproche sui social e alle sfide a base di insulti e minacce via web - proprio con Saida. C'è dunque chi già ipotizza una faida tra "gang" riconducibili ai due. "Io faccio musica, solo musica, tutto il resto lasciatelo lontano da me, che non voglio fare la guerra" ha fatto però sapere, prendendo le distanze dall'accoltellamento di Treviolo, proprio Baby La Touche. "Nessuno di noi vuole una madre che piange". Alle forze dell'ordine il compito di far luce sull'accaduto.