Patti di comunità: in arrivo un nuovo strumento di collaborazione con la città
La giunta Gattinoni sta per approvare il “Patto di collaborazione e di cura” che rappresenta un nuovo strumento di collaborazione tra l’amministrazione comunale e vari soggetti attivi in città. Si tratta del documento che permetterà al Comune di sottoscrivere degli accordi formali con alcune realtà per raggiungere determinati obiettivi attraverso percorsi da costruire congiuntamente.
“È un documento molto importante che vuole essere a disposizione di tutti e per questo ha fatto tesoro anche delle osservazioni raccolte in questi mesi in commissione - spiega l’assessore al Welfare Emanuele Manzoni - Nasce dalla lezione che abbiamo imparato in pandemia, ovvero che oltre a mettere in campo servizi specialistici è necessario prendere in carico la comunità intera, creando un contesto coeso e inclusivo basato sui legami tra persone per prevenire i bisogni. In questo senso è una chiamata al dialogo e alla collaborazione alla città”. Elementi centrali che i “patti” dovranno prevedere sono l’attenzione alla persona, intesa come individuo trasversale e completo, l’attenzione ai luoghi di vita e agli spazi fisici caratterizzati dalla finalità associativa, l’attenzione alla comunità all’associazionismo, alla cooperazione e al mondo del volontariato.
I temi che si vogliono sviluppare attraverso questo strumento sono la casa di quartiere, l’integrazione con il sistema sanitario, le opportunità abitative, i percorsi di inclusione, i poli educativi diffusi e la cittadinanza attiva. La modalità di costruzione dei patti sarà quella della redazione di singoli accordi sulla base di un obiettivo specifico che diano avvio a percorsi lunghi e processi continuativi, in maniera sinergica.
“È un documento molto importante che vuole essere a disposizione di tutti e per questo ha fatto tesoro anche delle osservazioni raccolte in questi mesi in commissione - spiega l’assessore al Welfare Emanuele Manzoni - Nasce dalla lezione che abbiamo imparato in pandemia, ovvero che oltre a mettere in campo servizi specialistici è necessario prendere in carico la comunità intera, creando un contesto coeso e inclusivo basato sui legami tra persone per prevenire i bisogni. In questo senso è una chiamata al dialogo e alla collaborazione alla città”. Elementi centrali che i “patti” dovranno prevedere sono l’attenzione alla persona, intesa come individuo trasversale e completo, l’attenzione ai luoghi di vita e agli spazi fisici caratterizzati dalla finalità associativa, l’attenzione alla comunità all’associazionismo, alla cooperazione e al mondo del volontariato.
I temi che si vogliono sviluppare attraverso questo strumento sono la casa di quartiere, l’integrazione con il sistema sanitario, le opportunità abitative, i percorsi di inclusione, i poli educativi diffusi e la cittadinanza attiva. La modalità di costruzione dei patti sarà quella della redazione di singoli accordi sulla base di un obiettivo specifico che diano avvio a percorsi lunghi e processi continuativi, in maniera sinergica.
M.V.