In viaggio a tempo indeterminato/235: chi sa dov'è la Mesopotamia?
Mi ricordo perfettamente la faccia della mia insegnante mentre parlava della Mesopotamia.
Credo sia una di quelle nozioni piuttosto inutili che una volta imparate ti rimangono salvate nella memoria per tutta la vita.
A questa categoria appartengono anche i 7 re di Roma e l'inizio di alcune poesie come "la donzelletta vien dalla campagna".
Informazioni che si vanno a nascondere in qualche cassetto della memoria e che pensi ti torneranno utili solo nel caso di partecipazione a qualche quiz TV.
Ma stavamo parlando della Mesopotamia, la terra di mezzo tra i fiumi Tigri e Eufrate. Un territorio reso fertile proprio dalle esondazioni di questi due fiumi.
Ok, fine del momento sussidiario.
Ma la Mesopotamia dove era esattamente?
E dove scorrono i due fiumi?
Ecco, la parte legata alla geografia credo che sia finita in un cassetto diverso del resto. Probabilmente in uno di quelli che vengono svuotati dopo un po' di tempo, tipo pulizia delle cache e dei cookies dal telefono.
Così il mio cervello ha accolto con un certo stupore la notizia che il fiume Eufrate fosse proprio qui, in Turchia.
"Dobbiamo andarci per forza!" dico a Paolo dopo aver fatto la scoperta.
"Ovvio" risponde lui "finalmente renderò orgogliosa la mia maestra Piera che poverina ci ha provato in tutti i modi a farmi entrare in testa la Mesopotamia, gli Assiri e i Babilonesi."
E così, quando a bordo del nostro van, ci siamo ritrovati ad attraversare quel fiume, un senso di orgoglio e soddisfazione ha riempito l'abitacolo.
L'Eufrate è il fiume più lungo dell'Asia Occidentale. Nasce in Turchia e attraversa anche la Siria e l'Iraq.
È un fiume che ha sempre rivestito un'enorme importanza, tanto che viene anche citato nella Bibbia come il fiume che ha origine dall'Eden e segna il confine orientale della terra.
Credo che queste informazioni ora non le dimenticherò più.
Così come rimarrà sempre stampata nella mia memoria la vista dall'alto di questo fiume.
Eccolo lì, un striscia di acqua che scorre sinuosa in mezzo a un canyon da togliere il fiato. Per un attimo mi sento catapultata in un parco nazionale degli Stati Uniti.
Non so perché ma mi sono sempre immaginata che questo fiume scorresse in pianure brulle e desertiche. Probabilmente più a sud è così. Qui, invece, l'Eufrate passa tra alte pareti di roccia che sembrano ancora più imponenti viste dalla barca che abbiamo appena preso.
È stata una di quelle esperienze che non potevamo non fare. 2€, l'Eufrate, un villaggio sommerso... cosa poteva esserci di più perfetto per consacrare l'arrivo in questa zona del mondo che, inconsapevolmente, sentiamo nominare da 30 anni?
E così ci siamo trovati a navigare al ritmo di musica turca sulle acque di questo fiume.
Lentamente abbiamo scoperto il villaggio di Halfeti che dopo la costruzione di una diga è stato completamente sommerso.
Resta solo il minareto di una moschea che sbuca dall'acqua a testimoniare la vita che un tempo brulicava su queste sponde.
Ma c'è anche una ciliegina sulla torta di questa giornata ricca di emozioni e ricordi.
Ad Halfeti abbiamo scoperto la rosa nera.
Cresce soltanto qui, sulle rive dell'Eufrate e non si trova in nessuna altra parte del mondo.
In primavera la rosa è rosso scuro e in estate diventa completamente nera.
Sono fiori in via d'estinzione perché solo qui trovano le condizioni giuste per sbocciare.
Il profumo intenso che emanano riempie l'aria nella serra dove sono conservate.
E mentre le osservo, ripenso a quella bambina che sul sussidiario leggeva della Mesopotamia, del Tigri e dell'Eufrate.
Sicuramente non si immaginava che un giorno, anche lei, avrebbe sentito scorrere quel fiume dove la civiltà ha avuto origine
Credo sia una di quelle nozioni piuttosto inutili che una volta imparate ti rimangono salvate nella memoria per tutta la vita.
A questa categoria appartengono anche i 7 re di Roma e l'inizio di alcune poesie come "la donzelletta vien dalla campagna".
Informazioni che si vanno a nascondere in qualche cassetto della memoria e che pensi ti torneranno utili solo nel caso di partecipazione a qualche quiz TV.
Ma stavamo parlando della Mesopotamia, la terra di mezzo tra i fiumi Tigri e Eufrate. Un territorio reso fertile proprio dalle esondazioni di questi due fiumi.
Ok, fine del momento sussidiario.
Ma la Mesopotamia dove era esattamente?
E dove scorrono i due fiumi?
Ecco, la parte legata alla geografia credo che sia finita in un cassetto diverso del resto. Probabilmente in uno di quelli che vengono svuotati dopo un po' di tempo, tipo pulizia delle cache e dei cookies dal telefono.
Così il mio cervello ha accolto con un certo stupore la notizia che il fiume Eufrate fosse proprio qui, in Turchia.
"Dobbiamo andarci per forza!" dico a Paolo dopo aver fatto la scoperta.
"Ovvio" risponde lui "finalmente renderò orgogliosa la mia maestra Piera che poverina ci ha provato in tutti i modi a farmi entrare in testa la Mesopotamia, gli Assiri e i Babilonesi."
E così, quando a bordo del nostro van, ci siamo ritrovati ad attraversare quel fiume, un senso di orgoglio e soddisfazione ha riempito l'abitacolo.
L'Eufrate è il fiume più lungo dell'Asia Occidentale. Nasce in Turchia e attraversa anche la Siria e l'Iraq.
È un fiume che ha sempre rivestito un'enorme importanza, tanto che viene anche citato nella Bibbia come il fiume che ha origine dall'Eden e segna il confine orientale della terra.
Credo che queste informazioni ora non le dimenticherò più.
Così come rimarrà sempre stampata nella mia memoria la vista dall'alto di questo fiume.
Eccolo lì, un striscia di acqua che scorre sinuosa in mezzo a un canyon da togliere il fiato. Per un attimo mi sento catapultata in un parco nazionale degli Stati Uniti.
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Non so perché ma mi sono sempre immaginata che questo fiume scorresse in pianure brulle e desertiche. Probabilmente più a sud è così. Qui, invece, l'Eufrate passa tra alte pareti di roccia che sembrano ancora più imponenti viste dalla barca che abbiamo appena preso.
È stata una di quelle esperienze che non potevamo non fare. 2€, l'Eufrate, un villaggio sommerso... cosa poteva esserci di più perfetto per consacrare l'arrivo in questa zona del mondo che, inconsapevolmente, sentiamo nominare da 30 anni?
E così ci siamo trovati a navigare al ritmo di musica turca sulle acque di questo fiume.
Lentamente abbiamo scoperto il villaggio di Halfeti che dopo la costruzione di una diga è stato completamente sommerso.
Resta solo il minareto di una moschea che sbuca dall'acqua a testimoniare la vita che un tempo brulicava su queste sponde.
Ma c'è anche una ciliegina sulla torta di questa giornata ricca di emozioni e ricordi.
Ad Halfeti abbiamo scoperto la rosa nera.
Cresce soltanto qui, sulle rive dell'Eufrate e non si trova in nessuna altra parte del mondo.
In primavera la rosa è rosso scuro e in estate diventa completamente nera.
Sono fiori in via d'estinzione perché solo qui trovano le condizioni giuste per sbocciare.
Il profumo intenso che emanano riempie l'aria nella serra dove sono conservate.
E mentre le osservo, ripenso a quella bambina che sul sussidiario leggeva della Mesopotamia, del Tigri e dell'Eufrate.
Sicuramente non si immaginava che un giorno, anche lei, avrebbe sentito scorrere quel fiume dove la civiltà ha avuto origine
Angela (e Paolo)