Materne: l’amministrazione investe risorse per tutte le famiglie. La destra a Lecco urla al complotto, in Regione dimezza le risorse
Il prossimo 31 agosto scadrà la convenzione tra il Comune e l’Associazione delle scuole paritarie della nostra città. Le norme prevedono che siano lo Stato e le Regioni a doversi fare carico della maggior parte delle spese per le scuole materne. Il nostro Comune tuttavia, per storia e scelte politiche passate ha sempre deciso di contribuire in maniera cospicua. Prendiamo atto che Regione Lombardia, notoriamente governata dalle stesse forze che siedono in opposizione a Lecco, abbia invece recentemente dimezzato il contributo per le scuole paritarie.
Per quanto ci riguarda, da molto tempo abbiamo avviato un confronto serio tra le forze della coalizione di maggioranza, come è giusto che sia quando si parla di argomenti importanti che riguardano centinaia di famiglie lecchesi e, ancor di più, perché si parla dei bambini e delle bambine che rappresentano il nostro futuro.
La nostra coalizione è composta da forze con storie e culture diverse che rappresentano bene la complessità della nostra città, qualcuno si illude che questo possa essere una debolezza, per noi invece è un elemento di valore. Di “Armate Brancaleone” non ce ne sono. Per noi il metodo è il confronto e poi la decisione, per il bene di chi rappresentiamo, lo abbiamo fatto in questi due anni, continueremo a farlo per i prossimi tre coerentemente con il mandato che abbiamo ricevuto dagli elettori.
Nei prossimi giorni il Sindaco, insieme all’assessore all’istruzione, continuerà il confronto con l’Associazione delle scuole paritarie sulla linea che abbiamo condiviso e contemporaneamente ne discuteremo nella commissione consiliare competente, ci auguriamo con toni meno pretestuosi rispetto a quelli che la minoranza affida in questi giorni agli organi di stampa.
La proposta dell’Amministrazione si basa su un principio fondamentale, non solo nessun taglio alla scuola dell’infanzia paritaria ma un aumento delle risorse per quelle statali. Questo significa maggiori risorse a disposizione delle famiglie per i bambine e le bambine dai 3 ai 6 anni della nostra città. Ma è necessario anche iniziare a riflettere su un dato da cui non possiamo sfuggire: il continuo calo della natalità.
La questione come si può notare, non è semplicemente economica. Le decisioni che prenderemo oggi segneranno il futuro dell’offerta educativa della nostra città.
Per quanto ci riguarda, da molto tempo abbiamo avviato un confronto serio tra le forze della coalizione di maggioranza, come è giusto che sia quando si parla di argomenti importanti che riguardano centinaia di famiglie lecchesi e, ancor di più, perché si parla dei bambini e delle bambine che rappresentano il nostro futuro.
La nostra coalizione è composta da forze con storie e culture diverse che rappresentano bene la complessità della nostra città, qualcuno si illude che questo possa essere una debolezza, per noi invece è un elemento di valore. Di “Armate Brancaleone” non ce ne sono. Per noi il metodo è il confronto e poi la decisione, per il bene di chi rappresentiamo, lo abbiamo fatto in questi due anni, continueremo a farlo per i prossimi tre coerentemente con il mandato che abbiamo ricevuto dagli elettori.
Nei prossimi giorni il Sindaco, insieme all’assessore all’istruzione, continuerà il confronto con l’Associazione delle scuole paritarie sulla linea che abbiamo condiviso e contemporaneamente ne discuteremo nella commissione consiliare competente, ci auguriamo con toni meno pretestuosi rispetto a quelli che la minoranza affida in questi giorni agli organi di stampa.
La proposta dell’Amministrazione si basa su un principio fondamentale, non solo nessun taglio alla scuola dell’infanzia paritaria ma un aumento delle risorse per quelle statali. Questo significa maggiori risorse a disposizione delle famiglie per i bambine e le bambine dai 3 ai 6 anni della nostra città. Ma è necessario anche iniziare a riflettere su un dato da cui non possiamo sfuggire: il continuo calo della natalità.
La questione come si può notare, non è semplicemente economica. Le decisioni che prenderemo oggi segneranno il futuro dell’offerta educativa della nostra città.
Con la Sinistra Cambia Lecco