O le associazioni si impegnano a garantire il controllo sulla palestra o giocheranno altrove
Ho letto le esternazioni contro l'Ammistrazione comunale del presidente dell'ASD Centro Basket e ex sindaco di Pescate Enrico Valsecchi, e mi sento in dovere di rispondere anche per portare la doverosa solidarietà e vicinanza al vicesindaco e assessore allo sport duramente attaccata.
E sento il dovere anche di ricordare all'ex sindaco che ben lo dovrebbe sapere, che la palestra comunale non è delle associazioni concessionarie, ma patrimonio del Comune e delle Scuole di Pescate.
Quindi le societa concessionarie sono ospiti della struttura e non proprietari, e se le regole di pulizia, decoro e rispetto che vigono in questo comune dal mio insediamento in tutti gli ambiti, e quindi anche in quello sportivo, non vengono rispettate, si dovrebbero ben sapere quali sono le conseguenze.
La palestra di Pescate è stata chiusa perché al suo interno sono stati perpetrati atti vandalici ripetutamente nel tempo, più volte segnalati dall'assessore competente, ma mai risolti dalle società concessionarie con quell'attenzione che ci dovrebbe essere nel caso.
In ogni frangente a far danni non è mai stato nessuno, le raccomandazioni dell'assessore non sono mai state recepite se non addirittura ignorate.
Non possiamo continuare a pagare migliaia di euro in riparazione di tubazioni otturate, water intasati, asportazione di rubinetti e perfino i passi rapidi degli scarichi. Senza contare le luci lasciate ininterrottamente accese, le porte sempre aperte, l'acqua lasciata scorrere anche di notte. Basta.
E in più Valsecchi attacca l'assessore dicendo che interviene solo per togliere ore ai gruppi sportivi per inventarsi i corsi.
Il comune non toglie le ore ma semmai le ore le concede, e i corsi di cui parla sono quelli comunali, rivolti a tutta la popolazione che han sempre grande successo perché è anche giusto che la palestra sia utilizzata anche dai cittadini di Pescate e non solo dalle associazioni.
Sono sicuro che Valsecchi sia in buona fede come sono in buona fede anche gli altri presidenti dei sodalizi che utilizano la palestra, e capisco i disagi che le associazioni dovranno affrontare per la chiusura della palestra, come affronto personalmente anche i disagi di un padre con un figlio che gioca lì e si trova a meraviglia.
Ma non c'e l'obbligo di allenarsi nella palestra del paese, se altri comuni sono piu permissivi, più tolleranti e più organizzati di noi, si vada a giocare altrove.
Perché senza l'impegno deciso e non di facciata delle societa sportive per garantire il controllo della struttura nelle ore in concessione, la palestra di Pescate non riaprira' e tornerà ad essere utilizzata solo dalle scuole e dai corsi comunali.
E sento il dovere anche di ricordare all'ex sindaco che ben lo dovrebbe sapere, che la palestra comunale non è delle associazioni concessionarie, ma patrimonio del Comune e delle Scuole di Pescate.
Quindi le societa concessionarie sono ospiti della struttura e non proprietari, e se le regole di pulizia, decoro e rispetto che vigono in questo comune dal mio insediamento in tutti gli ambiti, e quindi anche in quello sportivo, non vengono rispettate, si dovrebbero ben sapere quali sono le conseguenze.
La palestra di Pescate è stata chiusa perché al suo interno sono stati perpetrati atti vandalici ripetutamente nel tempo, più volte segnalati dall'assessore competente, ma mai risolti dalle società concessionarie con quell'attenzione che ci dovrebbe essere nel caso.
In ogni frangente a far danni non è mai stato nessuno, le raccomandazioni dell'assessore non sono mai state recepite se non addirittura ignorate.
Non possiamo continuare a pagare migliaia di euro in riparazione di tubazioni otturate, water intasati, asportazione di rubinetti e perfino i passi rapidi degli scarichi. Senza contare le luci lasciate ininterrottamente accese, le porte sempre aperte, l'acqua lasciata scorrere anche di notte. Basta.
E in più Valsecchi attacca l'assessore dicendo che interviene solo per togliere ore ai gruppi sportivi per inventarsi i corsi.
Il comune non toglie le ore ma semmai le ore le concede, e i corsi di cui parla sono quelli comunali, rivolti a tutta la popolazione che han sempre grande successo perché è anche giusto che la palestra sia utilizzata anche dai cittadini di Pescate e non solo dalle associazioni.
Sono sicuro che Valsecchi sia in buona fede come sono in buona fede anche gli altri presidenti dei sodalizi che utilizano la palestra, e capisco i disagi che le associazioni dovranno affrontare per la chiusura della palestra, come affronto personalmente anche i disagi di un padre con un figlio che gioca lì e si trova a meraviglia.
Ma non c'e l'obbligo di allenarsi nella palestra del paese, se altri comuni sono piu permissivi, più tolleranti e più organizzati di noi, si vada a giocare altrove.
Perché senza l'impegno deciso e non di facciata delle societa sportive per garantire il controllo della struttura nelle ore in concessione, la palestra di Pescate non riaprira' e tornerà ad essere utilizzata solo dalle scuole e dai corsi comunali.
Il sindaco di Pescate Dante De Capitani