Lecco: alcol e droga alla guida, i fascicoli 'ingolfano' la Procura. Se ne occuperà la nuova Sezione di Polizia Giudiziaria con la PL
Solo ieri sono approdati tutti insieme sulla scrivania del Procuratore Capo Ezio Domenico Basso 5 fascicoli. Nell'arco di un anno se ne aprono 300-400 con un'incidenza, sul totale delle notizie di reato trasmesse al quinto piano del Palazzo di Giustizia di Lecco, attorno al 15-20%. Le guide in stato d'ebbrezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti - art. 186 e 187 del codice della strada - pesano e non poco sul carico di lavoro di un Ufficio perennemente sotto organico, sia in termini di PM - attesi per dicembre i nuovi sostituti Simona Galluzzo in tirocinio a Milano, Chiara Stoppioni in formazione a Firenze e Pasquale Esposito ora a Perugia - sia in termini di personale amministrativo, dove le "uscite" tra pensionamenti e trasferimenti procedono a ritmo ben più spedito dei concorsi per decretare le "entrate".
Il Procuratore Ezio Domenico Basso
In questo quadro, dove non manca - per ragioni facilmente intuibili - anche arretrato da smaltire, si inserisce la nuova sezione di polizia giudiziaria "atipica" fortemente voluta dal dr. Basso sulla scia di una sperimentazione del medesimo tipo, seppur più in piccolo, avviata a Oristano, sua sede prima del recentemente trasferimento a Lecco. Così come Carabinieri, Polizia di Stato e Finanza, dunque, anche la Polizia Locale lavorerà fianco a fianco alla Procura, grazie alle convenzioni sottoscritte con una serie di Comandi che - alla chiamata a raccolta lanciata per il tramite della dottoressa Monica Porta, alla testa dei "ghisa" del capoluogo - hanno messo a disposizione personale. Due i "team" che saranno creati all'interno della sezione di polizia giudiziaria, uno guidato dal commissario Silvio Spandri della PL di Lecco (già da anni distaccato in Procura) e uno affidato a Gerolamo Quadrio, comandante della Polizia Provinciale, anch'egli già (parzialmente) interessato da un rapporto di collaborazione. Coordineranno altri otto colleghi afferenti ai comandi di Lecco, Civate, Colico, Galbiate, Mandello (da settembre), Oggiono e Valmadrera, che secondo un calendario concordato con le amministrazioni di appartenenza (da cui continueranno a dipendere ed a essere pagati, dettaglio non secondario) si alterneranno nell'arco della settimana presso l'ufficio allestito al quarto piano del Palazzo di Giustizia, garantendo copertura da martedì a venerdì.
Il commissario Silvio Spandri e il Comandante della Polizia Provinciale Gerolamo Quadrio
Il commissario Spandri e i suoi collaboratori - e qui si torna alle guide in stato d'ebbrezza e sotto l'effetto di stupefacenti - si occuperà prevalentemente di fascicoli inerenti l'infortunistica stradale (reati previsti dal cds e lesioni personali colpose derivanti dalla circolazione) e l'urbanistica (intesa anche come concessioni edilizie e tutela paesaggistica). Quadrio e i suoi "uomini" tratteranno temi quali la materia ambientale e i reati inerenti a caccia e pesca. Con la possibilità poi di "sconfinare" in altri settori, al bisogno, garantita dagli accordi presi con i Comandi di appartenenza."Sto cercando con molta fatica, perché ogni giorno ci sono defezioni nel personale, di far ripartire l'attività della Procura e smaltire l'arretrato che, negli ultimi mesi, per i ben noti problemi, si è venuto a creare" spiega il dr. Basso presentando la nuova sezione. "Avere questo contributo mi consente da una parte di eliminare l'arretrato, dall'altra di definire in termini solleciti una serie di procedimenti che non sono di vitale importanza ma sono comunque significativi come impatto e numero". Insomma, l'uso di personale esterno, farà comodo e il Capo non lo ha nascosto, alla Procura. Ma non solo. Ha parlato infatti di una "dazione però bilaterale", auspicando, come già riscontrato in Sardegna, un miglioramento poi della qualità del lavoro delle PL coinvolte nel progetto. "Quelli che vengono qui devono farsi, come dire, promotori e "veicolatori" di informazioni e formazione verso i loro colleghi, per fare sì che le notizie di reato che ci arriveranno da queste forze che non fanno polizia giudiziaria e non hanno allenamento e dimestichezza, sia più corretto e completo possibile" ha sostenuto Basso, ricordando come certa banalità come dimenticare l'elezione di domicilio o la planimetria dopo un incidente stradale, comportino poi ulteriore dispendio di tempo e "energie". Tutto ciò con il fine ultimo dunque di far viaggiare in maniera più spedita i fascicoli, permettendo al contempo ai magistrati di concentrarsi meglio su ciò che effettivamente richiede maggiore attenzione.
A.M.