Qualità della vita, Lecco è una provincia per bambini (e meno per gli anziani): 1° posto assoluto per lo sport giovanile
Alcuni bambini lecchesi in una recente iniziativa al Politecnico
A livello nazionale, il quadro che emerge conferma i divari territoriali su base generazionale: ne è testimonianza la stessa Lecco, al 16° posto in Italia nella classifica dei bambini, al 24° in quella dei giovani e al 38° nella graduatoria degli anziani. L'unica provincia a poter vantare un posizionamento nella top ten per tutti e tre gli indici è quella di Trento, seguita da Parma che resta tra le prime quindici.
Tornando a puntare l'attenzione sul nostro territorio, proprio nella fascia d'età più bassa - dove la "regina" è Aosta, che precede Arezzo e Siena - si registra anche un podio assoluto: Lecco, infatti, risulta al primo posto nel Bel Paese per l'indice relativo alle "scuole dello sport" e ai bambini tra i 6 e i 14 anni che praticano attività motoria a livello agonistico; buona anche la "performance" sul fronte degli asili nido (11^ posizione) e dei delitti denunciati (16^), mentre l'estensione di giardini scolastici nel capoluogo e il numero medio di studenti per classe negli istituti pubblici fanno scivolare la provincia "di manzoniana memoria" rispettivamente all'83° e al 93° posto.
Passando ai giovani - dove a predominare è Piacenza, seguita da Ferrara e Ravenna - Lecco si distingue in positivo grazie alle imprese che effettuano e-commerce (11° gradino della classifica), ma in negativo per la presenza di bar e discoteche (90°) e soprattutto per il gap degli affitti tra centro e periferia, che la fanno sprofondare in 97^ posizione.
Concludendo con gli over 65 - classifica in cui le più virtuose risultano nell'ordine Cagliari, Bolzano e Trento - la nostra provincia rientra nella top ten se si considerano le opportunità di trasporto per anziani e disabili (6° posto), ma ben figura anche nel bilancio sulla speranza di vita a 65 anni (14°) e nel conteggio di biblioteche e orti urbani, piazzandosi rispettivamente 21^ e 24^; negativa, invece, la "performance" del lecchese relativa al numero degli infermieri calcolato su 100.000 abitanti (92^ posizione), e ancora peggiore quella riferita agli esposti per inquinamento acustico (105^).
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