ASST Lecco: 346 milioni il fatturato 2021. Per il personale 157 milioni. MOL 11 mil.
Il confronto con i fatturati 2020, sono ancora pochi i dati aggiornati al 2021, pone l’Azienda Socio-Sanitaria Territoriale di Lecco al terzo posto in provincia dopo Sacchi Giuseppe Spa e Salumificio F.lli Beretta Spa. La Sacchi nel 2020 ha fatturato quasi 470 milioni di euro, la F.lli Beretta, 390. Dietro ma in forte crescita Technoprobe che da 256 milioni del 2020 è salita a 391 nel 2021e Elemaster che nello stesso anno ha superato i 270 milioni di ricavi.
La variazione dei fatturati modifica il posto in graduatoria, resta il fatto che l’ASST con i suoi ospedali di Lecco, Merate e Bellano e tutti i poliambulatori sparsi per la provincia è una delle aziende di maggiori dimensioni con i suoi tremila dipendenti circa e 346 milioni di “valore di produzione”. All’interno di questa voce troviamo quasi 100 milioni di contributi in conto esercizio e 215 milioni di ricavi per prestazioni sanitarie e socio sanitarie. Sommando altre entrate minori si arriva ad un “fatturato” di 346.102.141 euro.
Tra i costi si rilevano l’acquisto di beni per 79 milioni, l’acquisto di servizi per 27, di servizi non sanitari per 32, per il personale di quasi 157 milioni più 11 milioni di ammortamenti e 12 di accantonamenti.
In totale sono 336 milioni i costi della produzione con una margine operativo di 10 milioni di euro. L’aggiunta di proventi straordinari al netto di oneri straordinari porta il risultato prima delle imposte a 11 milioni. Che pareggia, infine, con le imposte sull’esercizio, Irap e Ires.
La variazione dei fatturati modifica il posto in graduatoria, resta il fatto che l’ASST con i suoi ospedali di Lecco, Merate e Bellano e tutti i poliambulatori sparsi per la provincia è una delle aziende di maggiori dimensioni con i suoi tremila dipendenti circa e 346 milioni di “valore di produzione”. All’interno di questa voce troviamo quasi 100 milioni di contributi in conto esercizio e 215 milioni di ricavi per prestazioni sanitarie e socio sanitarie. Sommando altre entrate minori si arriva ad un “fatturato” di 346.102.141 euro.
Tra i costi si rilevano l’acquisto di beni per 79 milioni, l’acquisto di servizi per 27, di servizi non sanitari per 32, per il personale di quasi 157 milioni più 11 milioni di ammortamenti e 12 di accantonamenti.
In totale sono 336 milioni i costi della produzione con una margine operativo di 10 milioni di euro. L’aggiunta di proventi straordinari al netto di oneri straordinari porta il risultato prima delle imposte a 11 milioni. Che pareggia, infine, con le imposte sull’esercizio, Irap e Ires.