Imprese: nel 1° trimestre saldo positivo (+33). Ma il lecchese chiude a -60
A fine marzo 2022, le imprese lariane iscritte nel Registro della Camera di Commercio di Como-Lecco aumentano di 603 unità rispetto a fine marzo 2021 (+519 a Como e +84 a Lecco), con una crescita dello 0,8% (Como +1,1%; Lecco +0,3%; Lombardia +0,4%; Italia -0,3%). Le imprese registrate si attestano a 74.012 unità (48.346 a Como e 25.666 a Lecco).
Positivo anche il saldo tra iscrizioni e cessazioni nel primo trimestre di quest’anno, pari a +33 unità (Como +93; Lecco -60). Le imprese lariane nate tra gennaio e marzo sono state 1.437 (rispettivamente 974 e 463), con una crescita dell’8,5% rispetto ai primi tre mesi del 2021 (Como +11,1%; Lecco +3,6%; Lombardia +4,9%; Italia -1,6%). Le chiusure si sono attestate a 1.404 (di cui 881 a Como e 523 a Lecco), evidenziando un calo del 2,2% (rispettivamente -3,5% e +0,2%; Lombardia +2%; Italia +4,7%). C’è stata una crescita di 33 imprese registrate rispetto a fine 2021 (+91 a Como e -58 a Lecco), pari a +0,04% (rispettivamente +0,2% e -0,2%, contro il +0,1% regionale e il -0,2% nazionale).
A livello congiunturale4, le società di capitale registrano crescite in entrambi i territori (area lariana +0,8%; Como +0,9%; Lecco +0,6%) e le imprese individuali aumentano di 10 unità nell’area lariana (+0,03%; Como +0,2%; Lecco -0,4%). Anche rispetto a dicembre, le variazioni percentuali delle altre forme sono meno negative a Lecco (-0,4% contro il -1,6% di Como), mentre le società di persone calano in misura meno rilevante a Como (-0,8% a fronte del -1% lecchese).
A fine marzo 2022 il 22% delle imprese lariane opera nel comparto del commercio (16.298 aziende); il 17,5% nelle costruzioni (12.917); l’11,4% nei “servizi finanziari, assicurativi e immobiliari” (8.407). Lecco ha una quota del metalmeccanico quasi doppia rispetto a Como (9,3% contro 4,9%) e ha una concentrazione maggiore di aziende commerciali (22,8% contro 21,6%); a Como hanno un peso maggiore le imprese del “tessile-abbigliamento” (2,8% contro l’1,2% di Lecco), del “legno, carta e arredo” (3% contro 1,4%), degli altri servizi (9,2% contro 8,2%) e del “turismo e ristorazione” (8,7% e 7,9%).
Sul piano tendenziale, nell’area lariana, tra le attività manifatturiere, solo costruzioni (+2,1%, pari a +262 aziende) e “alimentare e bevande” evidenziano crescite del numero di imprese registrate (+0,9%, pari a +5 unità). Da segnalare i cali di metalmeccanico, “legno, carta e arredo” e “altro manifatturiero” (rispettivamente -1,7%, -2% e -1,6%, pari a -84, -36 e -24 unità). Nel terziario, solo il commercio mostra un calo (-103, -0,6%); da sottolineare le crescite di “attività professionali, scientifiche e tecniche”, “servizi finanziari, assicurativi e immobiliari” e “altri servizi” (rispettivamente +4,2%, +1,5% e +1,6%, pari a +181, +124 e +102). A Como si nota un calo delle imprese del “tessile e abbigliamento” (-13 unità, -1%), che a Lecco sono in leggera crescita (+2 imprese: +0,7%), come l’alimentare (+5 aziende: +2,1%, mentre il settore resta invariato a Como). Andamento opposto per “attività artistiche, sportive e di intrattenimento” (Como +13: +2,3%; Lecco -4: -1,5%).
A livello congiunturale, nei comparti del manifatturiero, oltre alle costruzioni (+75 imprese: +0,6%), crescono anche le imprese lariane del comparto “altro manifatturiero” (2 aziende in più: +0,1%). Metalmeccanico, “legno, arredo e carta” e “chimica-gomma plastica” sono i settori con le diminuzioni più consistenti in valori assoluti (rispettivamente -32, -11 e -4 unità: -0,7%, -0,6% e -0,8%). Tra le attività del terziario, calano commercio, “turismo e ristorazione”, “attività artistiche, sportive e di intrattenimento” e “istruzione, sanità e assistenza sociale” (rispettivamente -116, -14, -7 e -1 unità, pari a -0,7%, -0,2%, -0,9% e -0,05%). Da evidenziare le crescite di “attività professionali, scientifiche e tecniche” e “altri servizi” (rispettivamente +62 e +42 imprese: +1,4% e +0,6%). Nel manifatturiero il “tessile e abbigliamento” a Como cala (-4 unità, -0,3%), mentre cresce a Lecco (+1 impresa, +0,4%); qui resta invariato l’“alimentare e bevande” che, invece, evidenzia una diminuzione a Como (-2, -0,5%). Il calo dell’“istruzione, sanità e assistenza sociale” ha riguardato esclusivamente la provincia di Como (-0,2% contro il +0,4% lecchese, pari a -2 e +1 unità), mentre ha interessato solo Lecco quello del “turismo e ristorazione” (-16 aziende, contro +2 di Como: -0,8% e +0,04%) e quello delle “attività artistiche, sportive e di intrattenimento (-7 aziende, -2,6%; per Como numero invariato).
A fine marzo 2022, le imprese artigiane lariane iscritte al Registro della Camera di Commercio di Como-Lecco aumentano di 190 unità rispetto a fine marzo 2021 (+163 a Como e +27 a Lecco), con una crescita dello 0,8% (+1,1% a Como e +0,3% a Lecco; Lombardia -1,2%; Italia -0,3%). Le aziende artigiane registrate si attestano a 23.950 unità (15.447 a Como, pari al 32% delle aziende registrate nella provincia; 8.503 a Lecco, pari al 33,1%).
Nel primo trimestre di quest’anno il saldo tra iscrizioni e cessazioni è di +22 unità (+34 a Como, pari a +0,2%; -12 a Lecco, -0,1%; Lario +0,1%; Lombardia +0,1%; Italia -0,3%). Le imprese artigiane lariane nate tra gennaio e marzo sono state 605 (rispettivamente 406 e 199), con una crescita del 21,5% rispetto ai primi tre mesi del 2021 (+21,6% a Como e +21,3% a Lecco, contro il +16,9% regionale e il +10,5% nazionale); le chiusure si sono attestate a 583 (di cui 372 a Como e 211 a Lecco), evidenziando un calo dell’1,7% (rispettivamente -3,4% e +1,4%, contro il +2% della Lombardia e il +2,6% dell’Italia).
Con riferimento alle forme giuridiche delle imprese artigiane lariane, società di capitali e imprese individuali hanno variazioni tendenziali positive (rispettivamente +6,5% e +1,2%); calano le altre forme e le società di persone (rispettivamente -9,1% e -3%). Considerando le variazioni percentuali, Como mostra un andamento migliore rispetto a Lecco per le società di persone (-2,7% contro -3,4%), per le imprese individuali (+1,6% contro +0,5%) e per le altre forme (-7,7% contro -11,1%); viceversa, è Lecco ad evidenziare dati migliori per le società di capitale (+7,6% a fronte del +5,9% comasco).
A livello congiunturale, calano le società di persone e le altre forme (rispettivamente -1,3% e -4,8%), mentre aumentano le società di capitale (+2,6%) e le impese individuali (+0,2%). Queste ultime crescono solo a Como (+0,3% contro il -0,1% lecchese), mentre restano invariate le altre forme (che invece calano dell’11,1% a Lecco); società di capitale e di persone mostrano andamenti analoghi nei due territori lariani.
Sul piano tendenziale, nell’area lariana tra le attività registrate del manifatturiero cresce esclusivamente il numero delle imprese artigiane di costruzioni (+1,9%, pari a +180 aziende) e “alimentari e bevande” (+0,8%, pari a +3 aziende). Da segnalare i cali di metalmeccanico, “legno, carta e arredo” e “tessile e abbigliamento” (rispettivamente -1,5%, -2,4% e -1,6%, pari a -39, -29 e -11 unità). Nel terziario, solo i comparti “servizi finanziari”, “attività artistiche, sportive e di intrattenimento” e “turismo e ristorazione” evidenziano diminuzioni delle imprese (-1 unità ciascuno, pari, rispettivamente, a -6,2%, -1% e -0,1%), mentre i settori con le crescite più significative in valori assoluti sono “altri servizi”, “servizi alla persona” e commercio (rispettivamente +52, +31, +10 aziende: +1,5%, +1,4% e +0,8%). A Como, nel manifatturiero, restano stabili le aziende di “chimica, gomma e plastica” e “alimentari e bevande” (a Lecco, il primo settore registra un calo di una unità, -1,5%; il secondo un incremento di 3, +2%). Considerando le variazioni in valori assoluti, il suddetto calo di “servizi finanziari”, “attività artistiche, sportive e di intrattenimento” e “turismo e ristorazione” ha riguardato solo la provincia di Como (rispettivamente, -10%, -1,4% e -0,2%; tutti e tre i settori restano invariati a Lecco). Da segnalare anche il settore delle “attività professionali, scientifiche e tecniche” che mostra una crescita a Como e una diminuzione a Lecco (rispettivamente, +1,5% e -1,6%, pari a +8 e -5 aziende).