Lecco: allo Stadio la Festa della Mondialità con oltre 2.000 alunni. Cittadinanza 'simbolica' a una decina di bambini

Un fiume di colori, allegria ed entusiasmo quello che ha "invaso" questa mattina lo Stadio Rigamonti-Ceppi di Lecco. Protagonisti della vivace "marea" che ha riempito gli spalti dell'impianto di via don Pozzi gli oltre 2.000 partecipanti - giovanissimi alunni e docenti - alla Festa della Mondialità, promossa dall'Associazione Centro Orientamento Educativo (COE) in collaborazione con il Comune, la Fondazione Comunitaria del Lecchese, l'Ufficio Scolastico Territoriale e il Centro di Servizio per il Volontariato (CSV).




Emanuele Torri, Maria Grazia Nasazzi, Marina Ghislanzoni e Prasanth Cattaneo (COE)

L’obiettivo dell’iniziativa, che si ricollega alla manifestazione ideata dallo stesso COE e realizzata per diverse edizioni negli anni Novanta proprio allo Stadio cittadino, è quello di promuovere il valore della diversità e l'importanza del dialogo fra le differenti culture, in linea con la Giornata Mondiale istituita nel 2002 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che si celebra il 21 maggio.





Il progetto si è rivolto in particolare agli alunni e ai docenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado di Lecco e provincia, nonché, indirettamente, alle stesse famiglie e all'intera comunità locale. Partite da diversi punti di ritrovo a Lecco, in mattinata le classi aderenti all'iniziativa, accompagnate da numerosi volontari, hanno marciato verso lo Stadio con canti, striscioni e bandane colorate. Una volta giunti a destinazione, i giovanissimi studenti sono stati coinvolti in proposte musicali e artistiche con letture sul tema della pace, nonché canti e danze dal mondo a cura dell'Associazione Elikya, in una mattinata ricca di allegria e di emozioni.

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"Un caloroso benvenuto a tutti" ha esordito l'assessore all'Istruzione del Comune di Lecco Emanuele Torri, salutando i numerosi presenti. "Il senso di questa mattinata è tutto racchiuso in uno degli striscioni che ho visto sugli spalti: "Diversi o uguali, amici lo stesso". Le differenze sono un grande valore per la nostra vita". Un concetto, questo, ripreso anche dalla presidente della Fondazione Comunitaria del Lecchese Maria Grazia Nasazzi nel suo breve intervento al microfono: "La pace si costruisce con il dialogo, che non è da perdenti, ma da persone che vogliono essere protagoniste. La diversità è una ricchezza, sempre". Sul palco, poi, Marina Ghislanzoni dell'Ufficio scolastico territoriale, che ha portato i saluti del dirigente Luca Volontè.


Il sindaco Mauro Gattinoni






Bambini e ragazzi hanno poi intonato all'unisono il brano "È il mondo che va", per poi assistere alla cerimonia di premiazione del concorso "Completa il racconto" ispirato al tema dell'amicizia, a cui hanno partecipato numerosissimi alunni. A invitare sul palco i vincitori è stato il noto scrittore di libri per i più piccoli Dino Ticli, tra gli applausi scroscianti dei "tifosi" presenti sugli spalti: per quanto riguarda la categoria della Scuola Primaria, sul primo gradino del podio si è posizionato un gruppo di studenti di 5^B della "Santo Stefano" di Lecco (Alberto, Alessia, Andrea, Ayesha, Chiara, Enrico, Ilaria, Mattia, Mia, Nicolò e Yassine), seguiti al secondo posto da Alessia, Giulia, Onyx e Samuele della 5^A della "Nazario Sauro" e, al terzo, dai compagni Chiara, Farida, Michela, Sofia e Tiffany. La sezione dedicata alla Secondaria di primo grado, invece, ha visto "trionfare" Abigail Ronchetti (1^B della "San Giovanni Bosco" di Cremeno), seguita da Alice Failla (3^F "Don Ticozzi" di Lecco): "medaglia di bronzo" a pari merito per Edoardo Combi (della stessa classe della prima classificata) e Loris Corti (2^B di Cremeno). Menzioni speciali, infine, per Elena Combi (1^B di Cremeno), Giulio Grimaldi (2^F della "Manzoni" di Calolzio) e Nogaye Sogue (3^H della "Tommaso Grossi" di Lecco).





Infine, il momento "clou" della mattinata: il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni ha infatti colto l'occasione dell'evento per consegnare la cittadinanza italiana ai bambini e ragazzi i cui genitori hanno fatto richiesta ai sensi del regolamento comunale; un atto soltanto simbolico, senza "valore" di fronte alla legge, ma particolarmente significativo per diversi minori nati, cresciuti e perfettamente integrati in città, dove frequentano scuole, luoghi di aggregazione e contesti sportivi e culturali, affrontando insieme ai loro coetanei il percorso di crescita e formazione per diventare i cittadini di domani.




"Siamo tutti fratelli della grande famiglia del mondo" ha sostenuto il sindaco, in fascia tricolore. "Il nostro pianeta è fatto di tante sfumature, tante tradizioni e purtroppo anche tanti problemi, perchè non possiamo dimenticare le guerre in corso, i cambiamenti climatici. Noi adulti, però, siamo contenti di poter contare sui giovani, coloro che cambieranno in meglio questo mondo: un mondo che deve essere più bello, più vivibile da parte di tutti".


Gli applausi, poi, sono stati tutti per i bambini e le loro famiglie, visibilmente emozionati nel ricevere l'attestato con cui la comunità lecchese li ha accolti "ufficialmente" in città.

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B.P.
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