Lecco: al via l'11 UTLAC 250, endurance trail sui sentieri del Lago di Como
Al nastro di partenza la prima edizione di UTLAC 250, l’endurance trail che segue i sentieri di media montagna che circondano il lago di Como. Fin dal 2016, quelli che oggi sono i soci della società sportiva Larius avevano in animo un progetto ardito e complesso, sognato da molti fin dal 1994, quando tra i protagonisti della prima edizione dell’immortale Trofeo Kima si fece strada la possibilità di fare un altro “giro”, meno complesso, ma decisamente più lungo e ugualmente scenografico. Con poco meno di 260 chilometri e 15.500 metri di dislivello positivo, UTLAC 250 porta il “Giro alpino del Lago di Como” dal sogno alla realtà. La partenza è fissata per mercoledì 11 maggio alle 20.00 in Piazza Cappuccini a Lecco. Tempo massimo 90 ore. Arrivo a Lecco entro domenica 15 maggio alle 14.00
“UTLAC offre l’occasione di valorizzare una nuova esperienza outdoor" commenta Emanuele Torri, assessore allo sport del Comune di Lecco. "Sostenere la promozione di nuove gare nel nostro territorio ci consente di avvicinare sempre più persone, che conoscano la nostra città e le nostre montagne e che vi facciano esperienza, anche sfruttando un sentiero alla portata di tutti come quello del Viandante, che sta avendo in questi mesi una crescita esponenziale in termini di richieste di informazioni”.
“Abbiamo seguito da vicino, fin dai suoi inizi, lo sviluppo del progetto Utlac, di cui condividiamo gli obiettivi, a cominciare dalla valorizzazione dell’unicità del patrimonio di bellezze naturali e paesaggistiche di cui il nostro lago e le nostre montagne sono emblemi" aggiunge Marco Canzi, presidente del gruppo Acsm Agam, che "fa proprio della promozione dei valori e delle risorse del nostro territorio uno dei punti qualificanti del suo impegno, in un’ottica di sostenibilità a tutto campo". "Questa nuova edizione - precisa Canzi - costituisce un’ulteriore tappa di crescita del progetto, con uno sguardo proiettato al prossimo futuro, a cominciare dalle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026, che consentiranno ad atleti e turisti di tutto il mondo di scoprire il nostro territorio e restare conquistati dalle sue bellezze”.
“Con i nostri brand - Acel Energie, Aevv Energie ed Enerxenia - diamo ogni giorno energia ai nostri territori" sottolinea Giuseppe Borgonovo, presidente di Acel Energie. "Lo facciamo con la stessa passione e lo stesso impegno che animano lo spirito degli atleti che si cimentano in prove così impegnative, dove l’uomo si misura con sè stesso in un contesto di rara bellezza e in piena sintonia con la natura. Valorizzare questo territorio è il nostro obiettivo, in un’ottica di vicinanza alla comunità locale e di promozione delle sue risorse”.
Autonavigazione: UTLAC 250 sarà una delle prime Endurance Trail italiane in totale navigazione. I capiscuola di questo stile sono gli atleti e organizzatori francesi e americani, Paesi nei quali si sta assistendo una conversione graduale e sistematica delle gare di Ultra ed Endurance esistenti. UTLAC 250, con i suoi sentieri e l’orografia, ben si presta a questo stile, che impone di dotarsi di gps e di vivere un’esperienza unica nei grandi spazi del Lario: i sentieri non saranno segnati quindi da bandierine o basamenti. Ad accogliere gli atleti ci saranno 3 basi vita attrezzate (cucina, docce, dormitori, spogliatoi, bagni) e venti ristori lungo il percorso.
Pacer: vista l’orografia del territorio in cui si svolge la gara, UTLAC 250 è molto affine alle gare d’oltreoceano, note per svolgersi in grandi spazi, con dislivelli abbordabili e con lunghi tratti “corribili”. Questo mix di caratteristiche ha convinto l’organizzazione a permettere, per chi voglia, il Pacer, quindi l’accompagnatore. Tale accompagnatore potrà accompagnare l’atleta dalla base vita di Plesio, al 130mo km. La scelta del Pacer è libera per tutti gli atleti, e per coloro che decideranno di averlo è una possibilità che porta con se anche una maggiore sicurezza, in modo che tutti possano vivere una grandiosa esperienza.
100% green: sono molte le gare in Italia e nel mondo che, spinti da lodevoli intenzioni, combattono per un mondo senza plastica, contro gli sprechi, puliscono sentieri dai propri rifiuti e usano perfino auto elettriche per i trasporti. Un passo importante verso l’ecosostenibilità, a cui UTLAC 250 si unisce con decisione. Con una differenza importante, legata principalmente a un’orografia congeniale per la UTLAC 250: mentre alcuni non possono esimersi dall’utilizzare gli elicotteri per i trasporti in quota di materiale, personale e rifornimenti, UTLAC 250 invece sarà al 100% una gara green. L’orografia permette di trasportare (coi mezzi elettrici) il materiale, il personale e le scorte sul posto.
Il territorio: il Lago di Como è circondato da montagne note in tutto il mondo, percorse da sentieri di ogni genere: dai cammini - come il Sentiero del Viandante - alle ripide pietraie tipiche delle Grigne. Il percorso della UTLAC 250 è molto eterogeneo e ha suo inizio da Lecco percorrendo il Sentiero del Viandante (con una breve variante per raggiungere il Manavello, sopra Mandello del Lario e Abbadia Lariana), per arrivare fino a Colico, luogo della prima base vita. Attraversando il fiume Adda a ridosso del Pian di Spagna si prosegue lungo la Via del Monti Lariani (anche qui percorrendo alcune brevi varianti a causa della folta vegetazione che oggi la caratterizza) fino al paese di Garzeno, dal quale ha inizio il sentiero che sale al punto più alto della gara, il Monte Bregagno. Percorrendo il suo lungo crinale verso sud si scende poi al rifugio Menaggio e infine a Plesio, paese della seconda base vita. Con un passaggio attraverso Grandola e Uniti si sale al Monte Crocione, luogo segnato dai resti delle strade belliche della guerra partigiana. Proseguendo per il crinale si scende poi verso la bella Val D’Intelvi. Un ultimo tratto in porta al Cernobbio, luogo della terza base vita. Passando sul lungo lago di Como ci si addentra nei sentieri fino a Brunate, per poi seguire i sentieri del Triangolo Lariano fino al Monte San Primo e fino alle porte del paese di Bellagio. Qui ha inizio l’ultimo tratto della gara: raggiunto il Ghisallo si segue il sentiero che passa sugli ampi crinali delle montagne sopra Onno e Valbrona, attraversa poi i Corni di Canzo e infine scende sul lungo lago di Malgrate fino al ponte Kennedy di Lecco, l’ultimo baluardo prima dell’arrivo.
All’arrivo, nei giorni di sabato 14 e domenica 15 maggio, la Piazza Garibaldi di Lecco ospiterà il Village dedicato alle aziende del mondo della montagna, gli operatori turistici del territorio, e lo street food focalizzato sulla cucina locale.
“UTLAC offre l’occasione di valorizzare una nuova esperienza outdoor" commenta Emanuele Torri, assessore allo sport del Comune di Lecco. "Sostenere la promozione di nuove gare nel nostro territorio ci consente di avvicinare sempre più persone, che conoscano la nostra città e le nostre montagne e che vi facciano esperienza, anche sfruttando un sentiero alla portata di tutti come quello del Viandante, che sta avendo in questi mesi una crescita esponenziale in termini di richieste di informazioni”.
“Abbiamo seguito da vicino, fin dai suoi inizi, lo sviluppo del progetto Utlac, di cui condividiamo gli obiettivi, a cominciare dalla valorizzazione dell’unicità del patrimonio di bellezze naturali e paesaggistiche di cui il nostro lago e le nostre montagne sono emblemi" aggiunge Marco Canzi, presidente del gruppo Acsm Agam, che "fa proprio della promozione dei valori e delle risorse del nostro territorio uno dei punti qualificanti del suo impegno, in un’ottica di sostenibilità a tutto campo". "Questa nuova edizione - precisa Canzi - costituisce un’ulteriore tappa di crescita del progetto, con uno sguardo proiettato al prossimo futuro, a cominciare dalle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026, che consentiranno ad atleti e turisti di tutto il mondo di scoprire il nostro territorio e restare conquistati dalle sue bellezze”.
“Con i nostri brand - Acel Energie, Aevv Energie ed Enerxenia - diamo ogni giorno energia ai nostri territori" sottolinea Giuseppe Borgonovo, presidente di Acel Energie. "Lo facciamo con la stessa passione e lo stesso impegno che animano lo spirito degli atleti che si cimentano in prove così impegnative, dove l’uomo si misura con sè stesso in un contesto di rara bellezza e in piena sintonia con la natura. Valorizzare questo territorio è il nostro obiettivo, in un’ottica di vicinanza alla comunità locale e di promozione delle sue risorse”.
Tra gli sponsor della manifestazione anche l’Autorità di Bacino del Lario e dei Laghi Minori, rappresentata nel corso della presentazione dal direttore Franco Binaghi.
Pacer: vista l’orografia del territorio in cui si svolge la gara, UTLAC 250 è molto affine alle gare d’oltreoceano, note per svolgersi in grandi spazi, con dislivelli abbordabili e con lunghi tratti “corribili”. Questo mix di caratteristiche ha convinto l’organizzazione a permettere, per chi voglia, il Pacer, quindi l’accompagnatore. Tale accompagnatore potrà accompagnare l’atleta dalla base vita di Plesio, al 130mo km. La scelta del Pacer è libera per tutti gli atleti, e per coloro che decideranno di averlo è una possibilità che porta con se anche una maggiore sicurezza, in modo che tutti possano vivere una grandiosa esperienza.
100% green: sono molte le gare in Italia e nel mondo che, spinti da lodevoli intenzioni, combattono per un mondo senza plastica, contro gli sprechi, puliscono sentieri dai propri rifiuti e usano perfino auto elettriche per i trasporti. Un passo importante verso l’ecosostenibilità, a cui UTLAC 250 si unisce con decisione. Con una differenza importante, legata principalmente a un’orografia congeniale per la UTLAC 250: mentre alcuni non possono esimersi dall’utilizzare gli elicotteri per i trasporti in quota di materiale, personale e rifornimenti, UTLAC 250 invece sarà al 100% una gara green. L’orografia permette di trasportare (coi mezzi elettrici) il materiale, il personale e le scorte sul posto.
Il territorio: il Lago di Como è circondato da montagne note in tutto il mondo, percorse da sentieri di ogni genere: dai cammini - come il Sentiero del Viandante - alle ripide pietraie tipiche delle Grigne. Il percorso della UTLAC 250 è molto eterogeneo e ha suo inizio da Lecco percorrendo il Sentiero del Viandante (con una breve variante per raggiungere il Manavello, sopra Mandello del Lario e Abbadia Lariana), per arrivare fino a Colico, luogo della prima base vita. Attraversando il fiume Adda a ridosso del Pian di Spagna si prosegue lungo la Via del Monti Lariani (anche qui percorrendo alcune brevi varianti a causa della folta vegetazione che oggi la caratterizza) fino al paese di Garzeno, dal quale ha inizio il sentiero che sale al punto più alto della gara, il Monte Bregagno. Percorrendo il suo lungo crinale verso sud si scende poi al rifugio Menaggio e infine a Plesio, paese della seconda base vita. Con un passaggio attraverso Grandola e Uniti si sale al Monte Crocione, luogo segnato dai resti delle strade belliche della guerra partigiana. Proseguendo per il crinale si scende poi verso la bella Val D’Intelvi. Un ultimo tratto in porta al Cernobbio, luogo della terza base vita. Passando sul lungo lago di Como ci si addentra nei sentieri fino a Brunate, per poi seguire i sentieri del Triangolo Lariano fino al Monte San Primo e fino alle porte del paese di Bellagio. Qui ha inizio l’ultimo tratto della gara: raggiunto il Ghisallo si segue il sentiero che passa sugli ampi crinali delle montagne sopra Onno e Valbrona, attraversa poi i Corni di Canzo e infine scende sul lungo lago di Malgrate fino al ponte Kennedy di Lecco, l’ultimo baluardo prima dell’arrivo.
All’arrivo, nei giorni di sabato 14 e domenica 15 maggio, la Piazza Garibaldi di Lecco ospiterà il Village dedicato alle aziende del mondo della montagna, gli operatori turistici del territorio, e lo street food focalizzato sulla cucina locale.